Ambulatorio Auser Cosenza: protesi dentali per i più svantaggiati. Parte il progetto ‘Sorridenti’
Si tratta del progetto Sorridenti e in questa prima edizione ha una durata semestrale dovendosi concludere nei primi giorni di aprile 2025
COSENZA – L’Auser di Cosenza porta a conoscenza della cittadinanza l’avvio del Progetto, progetto reso possibile dal generoso finanziamento concesso dalla GEII – Gestioni Innovative Italia e dal suo A.D. Sergio Aquino. È questa, certamente, una virtuosa collaborazione tra Terzo Settore e Aziende sensibili al Sociale, soprattutto in questo momento della storia dell’uomo e della condizione economica che tutt’oggi si vive nel nostro paese.
Il progetto ‘Sorridenti’
“Il progetto prende le mosse da una brillante intuizione dello staff professionale odontoiatrico del nostro Ambulatorio “Senza Confini” di Cosenza, condiviso e supportato da tutto l’Ambulatorio; intuizione che sarebbe rimasta solo sulla carta se non avesse incontrato la sensibilità dell’A.D. Aquino nel crederci e nel volerci investire una quota del profitto dell’Azienda GEII- Gestioni Innovative Italia, con sede a Cosenza e Rende”, scrive in una nota l’Ambulatorio Auser. La data d’inizio del Progetto è giovedì 3 ottobre.
Ad oggi 2024 il Sistema Sanitario Nazionale non riconosce come essenziale il trattamento protesico dentale non garantendo, pertanto, alcun tipo di sussidio anche a fronte di un eventuale ticket da parte del cittadino. L’obiettivo del Progetto, che in questa prima edizione ha una durata semestrale dovendosi concludere nei primi giorni di aprile 2025, è quello di erogare prestazioni odontoprotesiche alfine di realizzare almeno 70 apparecchiature dentali.
Il Progetto si rivolge alle persone, cittadini italiani e non, che versano in una condizione di spiccato disagio socio-economico tale da non potersi permettere questo tipo di terapia. Evidente la ricaduta del progetto in termine di salute e di inclusione sociale perché la condizione di edentulia comporta disturbi alla masticazione del cibo e alla sua digestione, oltre alla difficoltà di pronuncia delle parole, che contribuisce a marcare la differenza e il disagio nei rapporti interpersonali sia privati che nel lavoro.