COSENZA – “A seguito delle svariate proteste e delle denunce da parte della nostra O.S. circa le condizioni organizzative della U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia dell’Annunziata e del relativo personale socio-sanitario, il 5 agosto scorso si è tenuto un incontro presso la Prefettura di Cosenza alla presenza del capo di gabinetto, Di Martino, del Vicario del Prefetto, dott.ssa Rosa Correale, del Professor Zinno, direttore sanitario dell’A.O. di Cosenza e del dottor Borrelli. Così scrive il sindacato Usb Cosenza.
“La nostra delegazione, insieme alle lavoratrici, ha esposto i fatti e le criticità riguardanti – anche – l’annunciata apertura del nuovo reparto di “Ginecologia” e la mancata assunzione di nuovo personale socio-sanitario, attualmente gravemente provato da una carenza organica strutturale e dalla grande domanda di servizi e prestazioni, decisamente più elevata rispetto alla capacità dell’offerta. Tra le altre, è stato analizzato l’attuale Atto Aziendale il quale non prevede l’esistenza di un PS ginecologico, bensì solo un punto di prima accettazione, nè l’utilizzo del blocco operatorio interno per le note operatorie programmate.
Usb: “risposta disarmante da AO Cosenza”
“Ciononostante la risposta – continua la nota – è stata di disarmante accondiscendenza dietro alle parole “avete ragione, ma non possiamo fronteggiare la situazione”, citando la direzione sanitaria. L’unica conclusione effettiva e condivisa da tutti/e nell’incontro in questione riguardava il posticipo dell’apertura del nuovo reparto fino a quando questa non avrebbe potuto avvenire in piena sicurezza per le pazienti in primis e per le O.S.S. e il direttore sanitario Zinno si impegnava a studiare una soluzione nel mese di settembre, garantendo che l’apertura non sarebbe avvenuta come annunciato in precedenza. Dal lato nostro abbiamo richiesto, fattibilmente, il reclutamento di almeno 6 O.S.S., attraverso la modalità dell’avviso pubblico, da destinare a Ginecologia, così da avere il personale al completo per un’eventuale apertura del nuovo reparto in Ottobre. Purtroppo dobbiamo constatare che, per l’ennesima volta, la gestione squisitamente politica della cosa pubblica, ben lontana dalle difficoltà vissute dagli operatori e dalle operatrici del comparto nonché dall’utenza, ha avuto la meglio.
Nella giornata di lunedì sono stati spostati i primi letti nel nuovo reparto sito al 1° piano del nosocomio, nonostante assegnato allo stesso vi siano solo sette infermieri/e spostati/e dal 2° piano. In un clima di denuncia e nonostante l’inevasa richiesta di nuovo personale socio-sanitario, il DG Vitaliano De Salazar ha ben pensato di far di tutto affinchè il nuovo reparto aprisse, con l’accondiscendenza del capo del Dipartimento materno-infantile, Professor Scarpelli, del direttore Zinno e della coordinatrice strutturata dell’unità di Ginecologia, figure che ben conoscono le criticità. Chiaramente sono scelte che mirano al profitto, legate anche ad una visione gerarchica e di classe dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità, per la quale il personale socio-sanitario è accessorio, mina vagante, mentre solertemente sono arrivate in Ginecologia e Ostetricia tre nuove unità dal profilo di dirigente medico e ulteriori ostetriche. Evidenza di come le risorse economiche scientemente non vogliono esser investite nel personale socio-sanitario, da sempre utilizzato come uno degli indici per far quadrare il bilancio complessivo e asticella del risparmio. Ribadendo con forza che non siano attualmente rispettati gli standard di sicurezza per operatori e utenza, invitiamo fermamente il Direttore Generale De Salazar e il Professor Zinno a rimediare alla situazione con il reclutamento immediato o a fare un passo indietro sulla frettolosa apertura. Ritenendo che non si possano più tollerare la mancanza di serietà rispetto agli impegni presi e l’ennesima mortificazione al personale socio-sanitario in barba al rispetto delle normative vigenti, non resteremo a guardare e annunciamo mobilitazioni.