Arriva l’Epifania e tutte le feste si porta via. La tradizione della ‘vecchina’ in Calabria
Tra falò, cene conviviali e la sempre attesa calza, la festa dell'Epifania è un'occasione per riscoprire il folklore e la cultura di una terra ricca di storia
COSENZA – La Befana è una figura che, pur nella sua apparente semplicità, racchiude una tradizione profonda e affascinante, che affonda le radici in usanze antiche e che, ancora oggi, rappresenta una delle festività più amate dai bambini di tutta Italia. In Calabria, tra folklore e tradizioni, la figura della Befana riveste un ruolo significativo, con tratti e manifestazioni che variano da paese a paese, ma che mantengono una forte identità legata al territorio.
Dolci ai bambini ‘buoni’, cenere e carbone a quelli ‘cattivi’
La leggenda della Befana, figura iconica del 6 gennaio, giorno dell’Epifania, si intreccia con tradizioni precristiane, legate alla figura di divinità protettrici e benevole, ma anche con il simbolismo cristiano dell’Epifania, che celebra la manifestazione di Gesù ai Magi. Secondo il racconto più noto, la Befana è una vecchina che vola su una scopa, portando dolci ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi. La sua storia sarebbe legata alla visita dei Re Magi a Gesù Bambino: la Befana infatti, inizialmente riluttante ad accompagnarli, avrebbe poi deciso di intraprendere il viaggio, ma troppo tardi, cercando di raggiungerli con i suoi regali, e da allora, ogni anno, continua a fare il giro del mondo per portare doni ai bambini.
La Befana nella tradizione calabrese
In Calabria, questa figura mitologica assume sfumature particolari, spesso legate ai racconti e alle tradizioni locali che si mescolano con le influenze popolari e religiose. La celebrazione della Befana in Calabria non è soltanto un evento legato ai bambini, ma è anche un momento di grande valore comunitario e familiare. La tradizione di questa festa varia da paese a paese, ma alcuni elementi comuni possono essere riscontrati in tutta la regione. In molte località calabresi, il 5 gennaio, la vigilia dell’Epifania, si svolgono feste comunitarie che culminano con la tradizione dei “falò“. Grandi fuochi vengono accesi nelle piazze o nelle campagne, simboleggiando la purificazione e il “risveglio” della luce, in un rituale che affonda le sue radici in usanze precristiane legate al solstizio invernale. Accanto a questi falò, si svolgono cene tipiche, in cui la famiglia si riunisce attorno a piatti tradizionali della zona, come “la pasta e fagioli” o il “baccalà”, arricchiti dai dolci natalizi tipici calabresi, come il “torrone”.
La Calza della Befana
Una tradizione che non manca mai è quella della calza, che viene preparata per i bambini con dolci, caramelle, cioccolatini, ma anche con il tanto temuto carbone (spesso realizzato in zucchero o cioccolato). La calza della Befana viene appesa la notte del 5 gennaio, e al mattino i bambini la trovano piena di sorprese. Nelle aree più rurali, la Befana può essere anche una figura meno magica e più terrena, un personaggio che si rappresenta come una donna anziana vestita di stracci, un po’ come le vecchie “donne di campagna” che portano il loro carico di leggende e storie popolari.
I mercatini e le rappresentazioni teatrali
Nelle città come Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro, vengono organizzati mercatini e piccole rappresentazioni teatrali per celebrare la figura della Befana. Si possono trovare bancarelle che vendono dolci tipici, giocattoli e calze decorate, ma anche piccole rievocazioni teatrali che ritraggono la Befana in volo sulla sua scopa. Questi eventi, pensati soprattutto per i bambini, sono anche una maniera per far rivivere e tramandare la tradizione del Natale e dell’Epifania nelle nuove generazioni.
La figura della Befana, in Calabria, rappresenta molto di più di un semplice personaggio che porta dolci ai bambini. È simbolo di tradizione, di accoglienza, di speranza e di rinnovamento. La Befana arriva al termine delle festività natalizie, ma non è mai un’addio definitivo alla festa: è l’ultimo atto di un lungo periodo di celebrazioni che segnano la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo. Nella cultura calabrese, la Befana è anche legata all’idea della “maternità” e della “protezione“. Proprio come la madre che veglia sui suoi figli, la Befana veglia sui bambini, portando loro il segno dell’amore e della cura. Inoltre, la figura della vecchina che vola su una scopa ha un forte richiamo alla terra, alla natura e alla tradizione agricola della Calabria, dove le scoperte quotidiane e le piccole soddisfazioni si legano ai cicli stagionali e ai lavori nei campi.
La figura della Befana, con il suo carattere misterioso e affettuoso, continua a rappresentare un punto di incontro tra passato e presente, un legame tra le generazioni che si rinnova ogni anno, portando con sé il calore della tradizione e la speranza per il futuro.