Asp Cosenza: completato l’iter delle procedure di stabilizzazione per i lavoratori a tempo determinato
A darne notizia la UILFPL Calabria che prende atto positivamente della conclusione dell'iter di stabilizzazione per circa 180 persone
COSENZA – “Rendiamo merito che gli impegni presi in tal senso sono stati da questa Azienda rispettati”. Sono le parole del segretario generale UIL FPL Calabria Walter Bloise in merito alla stabilizzazione del persone avente diritto presso l’ASP di Cosenza di cui alla delibera 2677 del 12.12.2024, ovvero circa 180 lavoratori. “Si completa un iter delle procedure di stabilizzazione per i titolari di contratti a tempo determinato, professionisti che, con il loro lavoro, hanno sostenuto l’azione dell’Azienda Sanitaria provinciale anche in un periodo difficile quale è stato quello contrassegnato dalle ricadute della pandemia da Covid 19″.
“Stiamo parlando di donne e di uomini che – spiega Bloise – hanno acquisito una considerevole professionalità e si sono adoperati, per il bene della collettività, durante una fase assai delicata e complessa. L’atto adottato è in linea con quanto richiesto ai tavoli innanzi al Commissario alla Salute, al Dipartimento regionale Tutela della salute e all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, per la definitiva risoluzione del precariato”.
“Gli accordi sindacali regionali del 28 marzo 2024 e precedenti e le ripetute richieste fatte a livello di Azienda, prevedevano la rapida conclusione di questo iter e la stabilizzazione delle professionalità che, con grande dedizione e accuratezza, hanno prestato il loro servizio per l’Azienda sanitaria provinciale . Si vada avanti senza remore e con barra dritta con gli atti concernenti il personale adottati, tutti, nell’interesse delle lavoratrici, dei lavoratori e dell’utenza. La UIL FPL che non è abituata a fare sconti a nessuno, quando necessario, allo stesso tempo riconosce i meriti a chi stabilizza e organizza meglio le attività. Che quanto fatto sia di esempio per tutte le Aziende della Calabria. Si chiuda la stagione del precariato“.