Cartelloni arcobaleno a Rende: i soldi della pubblicità per ora, li incassa il Comune
Esclusa per gravi illeciti professionali Pubbliemme che aveva l’esclusiva delle concessioni pubblicitarie dal 2009. A gestire le affissioni saranno il Comune con la Rende Servizi
RENDE – Torna la pubblicità sui cartelloni oscurati dalle pennellate arcobaleno. Sarà in via temporanea il Comune di Rende a gestire le affissioni sugli impianti. Fino al 1° marzo 2025, insieme alla Rende Servizi, si occuperà di vendere ai privati gli spazi. Non solo la gestione, ma anche i prezzi sono stati resi pubblici e variano da 180 a 400 euro ogni 14 giorni di utilizzo. Tariffe che l’imprenditore andrà a versare direttamente nelle casse comunali attraverso gli uffici adibiti ad accogliere questa nuova funzione. Dell’attacchinaggio e delle prenotazioni invece dovrebbe occuparsi la Rende Servizi.
Pubbliemme a Rende, dal monopolio all’esclusione
Il Comune con la sua società in house Rende Servizi subentrano alla gestione da 15 anni in capo a una nota impresa, che aveva il monopolio sostanziale delle affissioni sul territorio. Si tratta di Pubbliemme. Dal 2009 operava in regime di esclusiva. Era prima nelle recenti graduatorie per l’affidamento quinquennale delle concessioni, ma è ora esclusa dalle gare d’appalto. Le irregolarità che ne hanno portato all’allontanamento riguardano “gravi illeciti professionali” e “gravi violazioni, non definitivamente accertate, agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse o contributi previdenziali” come riportato nella determina N° 1649.
Quanto valgono le affissioni a Rende
Il servizio delle affissioni riguarda un appalto da 2,5 milioni di euro. Un business che a pieno regime può generare dalle pubblicità, con tutti gli impianti in funzione, utili fino a 650mila euro l’anno. La gara ufficialmente è andata deserta perché appunto Pubbliemme (che era stata proposta dalla commissione come aggiudicataria) ne è stata esclusa. Il direttore del settore Lavori Pubblici – Manutenzioni – Patrimonio del Comune di Rende Angelo Mancusi ha ricevuto dalla Rende Servizi disponibilità all’esecuzione immediata del servizio richiesto con un’offerta economica pari a 9.486 euro. E ha affidato, per ora, la gestione in via diretta con una spesa che iva inclusa è di circa 11.500 euro.
L’accordo con la Rende Servizi oppure la delusione degli operatori del settore
Il nuovo contratto sugli impianti pubblicitari è partito dal 1° dicembre. Prevede che, in teoria per soli 3 mesi, la Rende Servizi “curerà unicamente l’affissione dei manifesti con pagamento del tributo, dovuto dagli operatori, direttamente al Comune” e dovrà essere contattata da chi vorrà prenotare gli spazi sui quali si intende apparire. A pieno regime, con tutti gli impianti pubblicitari occupati, la gestione del servizio garantirebbe utili per 54mila euro al mese. Fino a marzo, nella migliore delle ipotesi, entrerebbero nelle casse del Comune circa 150mila euro.
Le agenzie pubblicitarie deluse
Il nuovo sistema ha deluso le agenzie pubblicitarie che attendevano fosse resa giustizia al settore. In particolare una clausola: “gli operatori commerciali possono pubblicizzare unicamente la propria attività, perciò è vietata la vendita degli spazi ad altri operatori”. “Noi che vendiamo la pubblicità siamo completamente esclusi perché non possiamo acquistarli per gestire le campagne pubblicitarie” affermano le agenzie temendo che il servizio possa essere affidato in futuro in via definitiva al Comune e che ”vista la loro carenza di personale il servizio possa non essere efficiente come quello offerto da esperti del settore”.