Centro storico di Cosenza: tra desertificazione abitativa ed edifici pericolanti «diventi la Zes della città»

Candida Tucci segretario de "La Cosenza che Vuoi" «La rinascita del centro storico di Cosenza come Zona Economica Speciale è la sfida che la classe politica dovrebbe affrontare con coraggio, visione e determinazione»

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COSENZA – «Desertificazione abitativa, edifici pericolanti, illuminazione pubblica soffusa che testimonia non tanto il tempo antico quanto l’assenza di persone che lì vivono. Il centro storico di Cosenza oggi si presenta così, come un anziano nonno con gli occhi tristi di nostalgia per le tante occasioni perdute». Sono le parole di Candida Tucci, segretario de “La Cosenza che Vuoi”: «Eppure da sempre è oggetto di attenzione da parte della politica e dei contesti accademici attenti alla città dei Bruzi. Un po’ perché offre la possibilità di sfornare ricette per il suo recupero, fantasiose e visionarie, un po’ perché nessuno osa dimentica il glorioso decennio Mancini che aveva rivitalizzato uno dei centri storici più belli d’Italia. Ma pensare al centro storico a Cosenza richiede, a nostro modo di vedere, avere una doppia prospettiva: una visione della città e non solo del centro storico ed il desiderio di guardare al futuro piuttosto che al passato».

«Quella zona di Cosenza, con la sua bellezza senza tempo, è il cuore antico delle nostre radici, un tesoro che custodisce la nostra storia, la nostra cultura e la nostra identità. È tempo di riconoscerne il potenziale e l’importanza strategica per la valorizzazione della nostra città, piuttosto che considerarlo oggetto di interventi che non hanno continuità con il resto della città o, ancor peggio, destinatario di ricette magiche buone solo a cavalcare le scene elettorali ed a nient’altro più. Per ridare vita a quella zona della città è necessario che lì, le persone tornino a vivere perché la vita di un quartiere, di una città o di un territorio non è la presenza del turismo, storico o meno, ma delle famiglie che quotidianamente occupano gli spazi di un luogo vivendoli».

candida tucci

«La chiave della sua rinascita coinvolge tutta la città e quindi serve immaginare insieme un centro storico che conservi la propria autenticità con le botteghe artigiane antiche che tornano a vivere, i monumenti valorizzati, la rivitalizzazione dell’attività culturale del teatro Rendano, della Biblioteca e via dicendo, ma al contempo attragga la vita quotidiana dei cosentini compresi quelli che in quella zona già vivono eroicamente».

“Rendere il centro storico la Zes della città”

«Bisogna, quindi, pensare di rendere il nostro centro storico la Zes della città per incentivare l’imprenditoria locale e la residenza dei cittadinicon misure volte ad agevolare gli acquisti delle case, le ristrutturazioni e gli efficientamenti energetici. Senza dimenticare la sicurezza dei cittadini, quindi, affrontando la questione degli edifici pericolanti che non possiedono un rilievo storico e che costituiscono oggi solo un rischio per la sicurezza dei cittadini attraverso un’opera di radicale rifunzionalizzazione di quelle aree particolarmente degradate per recuperare spazi preziosi da destinare a parcheggi come a qualche supermercato dove fare la spesa. Infine, non trascurare la questione dei trasporti pubblici che colleghino il centro storico con le aree circostanti. Per fare ciò, è necessario investire le nostre università dell’impegno di essere partner fondamentali in questo processo, contribuendo a un’idea di sviluppo sostenibile che rispetti il nostro passato mentre guardiamo al futuro».

«Questo rappresenterebbe un passo importante verso un centro storico più vivibile e funzionale. In questo processo di recupero e rilancio, è fondamentale il coinvolgimento della comunitàper cui ogni cittadino deve essere chiamato ad essere parte attiva di questa trasformazione, attraverso idee e partecipando a decisioni che riguardano la nostra città.
L’agenda per il recupero del centro storico deve essere ambiziosa ma realizzabile perché la sua valorizzazione non è solo un obiettivo economico, ma un atto d’amore verso la nostra città. La rinascita del centro storico di Cosenza come Zona Economica Speciale è la sfida che la classe politica dovrebbe affrontare con coraggio, visione e determinazione».

 

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