Città unica, a fine novembre il Referendum consultivo a Cosenza, Castrolibero e Rende
I rendesi ben presto però potrebbero andare alle urne, in compagnia dei cittadini di Cosenza e Castrolibero per il referendum (consultivo) sulla Città Unica, che con ogni probabilità si svolgerà a fine novembre. La data precisa sarà annunciata in questi giorni, dal presidente Robero Occhiuto
COSENZA – Come ampiamento anticipato dalla nostra redazione nei giorni scorsi, è arrivata puntuale la proroga del commissariamento al Comune di Rende per ulteriori sei mesi e deliberata dal Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La proroga è stata adottata “in considerazione della necessità di proseguire nell’opera di risanamento dell’azione amministrativa rispetto agli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267)”.
Gli altri 6 mesi di commissariamento, di conseguenza, “raffreddano”, seppur momentaneamente il fermento della politica rendese e le aspirazioni dei possibili candidati a sindaco della città d’oltre Campagnano. Aspirazioni, rimandate di qualche mese. Nel frattempo proseguirà, l’azione di risanamento dell’azione amministrativa, come previsto dalla legge. Ma i rendesi, ben presto però potrebbero comunque andare alle urne, ma in compagnia dei cittadini di Cosenza e Castrolibero. Stiamo parlando del referendum (consultivo) sulla Città Unica, che con ogni probabilità si svolgerà a fine novembre. La data precisa sarà annunciata in questi giorni, dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Sempre che non vi sia l stop da parte del tribunale visti i diversi ricorsi al Tar da parte di cittadini e associazioni.
Parliamo comunque di un referendum consultivo, ovvero la tipologia meno vincolante di referendum nel quale i cittadini sono chiamati a dare un parare su questioni interessanti la comunità locale.
Significa che il legislatore può anche non tener conto dell’esito della consultazione e senza che vi siano conseguenze giuridiche derivanti da tale scelta. Anche se da più parti è stato chiesto che il dato politico che uscirà fuori dalle urne dovrà essere tenuto in considerazione. I cittadini dei tre comuni saranno chiamati ad esprimere un parere sulla fusione. Sulla scheda, oltre ad esprimersi sulla volontà di fusione, dovranno anche scegliere il nome da dare alla nuova città unica tra: Cosenza, Cosenza Rende e Castrolibero e Nuova Cosenza.