Città unica: “Castrolibero non si estingue”, incontro con il sindaco «attacco all’identità e all’autonomia»
Martedì un incontro in piazza promosso da Orlandino Greco che al referendum del 1° dicembre invita ad esprimere un secco "no" alla fusione forzata
CASTROLIBERO (CS) – si scalda la campagna elettorale per la città unica e Orlandino Greco sceglie la piazza. Il 5 novembre infatti, si terrà un evento pubblico al largo degli Aquiloni, in cui la comunità avrà l’opportunità di esprimere collettivamente la propria posizione sulla “città unica”. Negli ultimi anni, Castrolibero ha vissuto una crescita esponenziale, sostenuta da una serie di scelte strategiche che hanno modellato il territorio e rafforzato l’identità della comunità. Scelte che, pur non potendo accontentare tutti, hanno sempre avuto come priorità la tutela degli interessi locali e la protezione dell’autonomia amministrativa. Il sindaco Orlandino Greco ha difeso questa autonomia a lungo, opponendosi con fermezza a progetti esterni che, secondo lui, miravano a trasformare Castrolibero in una pedina al servizio di interessi espansionistici.
La sua visione della politica è sempre stata orientata verso obiettivi di grande valore, nonostante la consapevolezza che prendere decisioni per il bene collettivo significhi talvolta scontrarsi con opinioni diverse. Tuttavia, oggi Castrolibero si trova a fronteggiare una sfida senza precedenti: la proposta, sostenuta da alcuni consiglieri regionali, di costituire una “città unica”, che prevede la fusione con altre realtà locali.
Il progetto ha scatenato il dibattito nella comunità, in quanto appare, per molti cittadini, un’imposizione dall’alto, che ignora le peculiarità del territorio e delle sue esigenze. In una dichiarazione, il sindaco ha espresso forti critiche verso l’iniziativa, definendola “un attacco all’identità e all’autonomia di Castrolibero”. Secondo lui, il progetto non rispetta la Costituzione e mina il valore del consenso popolare, svuotando la democrazia del suo significato più profondo. L’intenzione di creare una “città unica” non considera, secondo gli amministratori locali, la storia di Castrolibero, né il lungo lavoro svolto per preservare l’equilibrio economico e sociale del Comune. Questo piano, per il sindaco e per molti cittadini, rappresenta un vero e proprio attacco all’identità della comunità, il cui patrimonio storico e culturale verrebbe annullato in nome di un progetto che, finora, ha escluso ogni dialogo costruttivo. Il referendum del 1° dicembre diventa quindi una tappa cruciale per la cittadinanza. Il sindaco ha invitato i cittadini a partecipare attivamente e a esprimere un secco “no” alla fusione forzata.
La sua visione è chiara: questa è una battaglia non solo per difendere Castrolibero, ma anche per riaffermare il valore di una politica che rispetti la volontà delle comunità locali. Sarà pertanto un momento in cui Castrolibero potrà manifestare il proprio dissenso e ribadire che non si piegherà alle pressioni esterne. “Castrolibero non si estinguerà. Castrolibero non pagherà i debiti di altri Comuni. Castrolibero è la nostra comunità, il nostro passato, il nostro presente e resterà il nostro futuro”.