Città unica, countdown al referendum. Gazebi della Lega nel weekend, è caccia ai sostenitori

Si fa sempre più affilata in queste ore la battaglia tra sostenitori e oppositori per un dibattito sempre più acceso sulla realizzazione della fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero

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COSENZA – La fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero s’ha da fare? Si fa sempre più affilata in queste ore la battaglia tra sostenitori e oppositori, in vista del referendum dell’1 dicembre. Un tema divisivo che ha visto lo scontro tra fazioni campanilistiche e opposizioni politiche a suon di note stampa, convegni e ogni mezzo possibile per trascinare gli elettori dalla propria parte. I deputati calabresi del centrodestra, tra cui Simona Loizzo, Mario Occhiuto, Alfredo Antoniozzi e Fausto Orsomarso, stanno cercando in queste ore di convincere i più dubbiosi sulla bontà del progetto, una grande Cosenza che racchiuda gli altri due comuni limitrofi. Anche il centrosinistra dell’area urbana si schiera con il sì “con una città unica, con 110.000 abitanti, quindi più forte, più autorevole”.

Di diverso parere i comitati del No, nell’area di Rende, e il sindaco di Castrolibero che più volte hanno ribadito le ragioni della loro contrarietà. Mentre il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, dapprima reticente all’idea e pronto al ricorso, ha espresso parere favorevole negli ultimi giorni non lasciando scampo più a dubbi.

La scelta si prospetta sempre più difficile in mezzo ad una querelle sempre più intricata che, probabilmente, sta disorientando con ogni probabilità i cittadini. Così per alcuni si prospettano dubbi sulla reale bontà del progetto (Città unica si traduce in un maggiore efficientamento dei servizi?) e sui retroscena politici che si potrebbero celare dietro (aspirazioni e contese di scranni per la gestione di una grande città metropolitana insieme a fondi sostanziosi).

La Lega per il sì scende in piazza con i gazebi

“La Lega Salvini Premier di Cosenza” intanto dichiara di sostenere “con convinzione il progetto della Città Unica che coinvolge i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. Si tratta di un’iniziativa ambiziosa e strategica, pensata per consolidare il futuro di un territorio ricco di cultura e potenzialità.

Quella della città unica è un’opportunità da non perdere per affrontare al meglio le sfide del futuro. È necessaria un’ottimizzazione delle risorse per migliorare settori fondamentali come trasporti, sanità e molti altri aspetti della vita pubblica, senza dimenticare l’importanza strategica del Campus di Arcavacata. La nascita della facoltà di Medicina all’Unical rappresenta l’inizio di una nuova era per la Grande Cosenza.

In vista dell’imminente referendum, la Lega Salvini Premier di Cosenza invita la cittadinanza a partecipare a un gazebo informativo, che si terrà domenica 24 novembre in Piazza XI Settembre, dalle ore 16:30 alle ore 19:30” È quanto dichiara in una nota Leo Battaglia, Segretario provinciale Lega Salvini Premier di Cosenza.

Mario Occhiuto: “è occasione per recuperare orgoglio”

“Sono stato sindaco di Cosenza per dieci anni e credo di avere portato a termine tante cose. Alcune di quelle erano state pensate da Giacomo Mancini e sono sicuro che se fosse vivo oggi sarebbe a capo dei comitati per il Sì”. Lo afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto in relazione alla discussione sulla Città unica Cosenza-Rende-Castrolibero. “Ho vissuto insieme a Mancini da presidente dell’Ordine degli Architetti la prima fase di rigenerazione della città – aggiunge Occhiuto – e so che la sua visione era quella di unire i territori e di fare un’unica strategica città senza confini. Sono contento che il nipote, Giacomo junior, sia a capo del Comitato per il Sì del Pd. Da sindaco, ma prima ancora da ministro Mancini, sognava una grande città e se la realizzeremo ci uniremo al Savuto per legare l’area a sud. Perché la grande realtà urbana deve nascere nel segno della grande tradizione politica che ha visto in Mancini, Misasi, Antoniozzi, Cecchino Principe e tantissimi altri, sin dall’inizio del Novecento, un’avanguardia nel Mezzogiorno”.
“Eravamo una delle città più importanti e prestigiose del Sud – sostiene ancora il parlamentare azzurro – grazie anche a una grande classe politica. Dobbiamo recuperare quell’orgoglio che ha fatto di Cosenza e della sua area urbana un punto di riferimento politico per tutto il Paese. Anche per questi motivi dobbiamo superare gli egoismi e votare Sì il prossimo 1 dicembre”.
Loizzo: “dare più sostanza alla provincia di Cosenza”
“Corigliano Rossano è un ottimo esempio di come unendo le energie si possano realizzare città importanti. E per questo invitiamo i cittadini a dire sì al referendum del 1 dicembre”. Lo afferma la deputata della Lega Simona Loizzo. “Noi pensiamo – prosegue – che proprio l’esempio di ciò che è avvenuto nella sibaritide possa essere positivo per l’area urbana di Cosenza. Crediamo anche che un capoluogo più forte possa aiutare la sibaritide, il Pollino, il Tirreno. Per esempio da tempo ci battiamo per restituire a Corigliano-Rossano il tribunale che le spetta di diritto. Siamo impegnati a dare forma a un sogno che darebbe più sostanza alla nostra grande provincia, che da sola è grande quanto la Liguria”.
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