Città Unica, Principe lancia un messaggio ad Occhiuto, Mancini: ‘occasione persa’
Sono stati circa 25 mila, su un totale di 98mila, i cittadini tra Cosenza Rende e Castrolibero che si sono recati alle urne
Cosenza – Sono stati circa 25 mila, su un totale di 98mila, i cittadini tra Cosenza Rende e Castrolibero che si sono recati alle urne per decidere sulla Città Unica. Tra questi. la maggioranza si è espressa contro la fusione dei tre comuni. Un referendum seppur consultivo che ha fatto emergere comunque l’altissimo astensionismo, un dato che evidenzia una società sempre più disaffezionata alla politica e sempre più distante dai processi decisionali e dalla partecipazione attiva.
Il no, lo ricordiamo ha prevalso su Rende e Castrolibero, mentre nel capoluogo bruzio ha vinto il sì. Per Sandro Principe, già sindaco di Rende che si è schierato per il no alla fusione, il risultato uscito dalle urne rappresenta la volontà popolare e in quanto tale va rispettata, definendo il progetto una forzatura che evidentemente i cittadini che sono andati a votare avevano percepito.
L’obiettivo della Città Unica per Sandro Principe, lo si può perseguire solo attraverso un progetto condiviso da tutti gli attori istituzionali, partendo per esempio da una gestione dei servizi condivisi e lancia un messaggio al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Mentre Giacomo Mancini del PD, la sconfitta del sì, l’ha definita un’occasione persa e ad avvantaggiarsene saranno altri territori della provincia di Cosenza. “A Rende e Castrolibero– ha sottolineato Giacomo Mancini – è stata una campagna elettorale paragonabile a delle elezioni comunale. A Rende poi i tre schieramenti che nel 2019 si erano dati battaglia alle elezioni comunali si sono ritrovate insieme contro la Città Unica”.