Condannati in primo grado per l’accensione di alcuni fumogeni. Assolti in appello due tifosi del Cosenza

Due tifosi del Cosenza si sono visti annullati dalla Corte d'Appello di Catanzaro i Daspo e la relativa condanna in primo grado per l'accensione di alcuni fumogeni nella Curva Sud del Marulla in occasione del match contro la Cremonese del 2019

CATANZARO – Due tifosi del Cosenza si sono visti annullati, dalla Corte d’Appello di Catanzaro, i Daspo e la relativa condanna a cinque mesi e 10 giorni di reclusione, che era invece stata inflitta in primo grado dal Tribunale di Cosenza il 6 giugno del 2002 a seguito dell’accensione di alcuni fumogeni nella Curva Sud del Marulla in occasione del match contro la Cremonese del 2019. I due tifosi sono stati assolti per non aver commesso il fatto.

La condanna di primo grado e le riprese video

La Tribunale di primo grado li aveva condannati sulla base di alcune video riprese e da alcuni fotogrammi estratti dai DVD prodotti dalla Pubblica Accusa. Nell’esporre le ragioni della condanna il giudice aveva evidenziato che era “certa la riferibilità delle condotte” perché “quanto immortalato dalla videoriprese corrisponde esattamente a quella dei relativi documenti di identità“. E sul punto veniva anche aggiunto che “è sufficiente ingrandire i fotogrammi per riscontrare che i fumogeni erano maneggiati proprio dai due imputati” evidenziando la concreta offensività delle condotte tenute dai due tifosi avendo i medesimi acceso i fumogeni in mezzo alla folla dei tifosi, così di fatto mettendo in pericolo l’incolumità fisica degli altri tifosi presenti sulle gradinate della stadio Marulla.

Il ricorso in appello “video non immortalano mai i due tifosi”

Avverso la sentenza i due tifosi, difesi dagli avvocati Pasquale Naccarato e Giovanni Cadavero, hanno proposto ricorso alla corte d’Appello di Catanzaro. I due difensori hanno evidenziato che gli elemento sui quali i due tifosi sono stati identificati nei soggetti che hanno acceso i fumogeni sono completamente inidonei a dimostralo. Infatt il primo grave elementi riguarda le immagini e fotogrammi che, diversamente da quanto ritenuto dal Giudice di primo grado, non ritraggono mai il volto e le sembianze fisiche dei soggetti in questione e ai quali è stata attribuita l’identità sulla base di un pregiudizio alimentata dalla circostanza che entrami sono stati visti dagli operanti nell’atto di accedere allo stadio. I fotogrammi in atti ritraggono solo la nuca di una persona che si vede accendere un fumogeno.

“Fumogeno non è composta da materiale esplodente”

Il secondo grave motivo rilevato dai difensori e che le condotte per cui si procede non hanno causato alcuna concreta offesa al bene giuridico della pubblica incolumità. Atteso che il fumogeno che gli imputati avrebbero acceso “non è composta da materiale esplodente” né il medesimo è stato lanciato tra la folla ma solo “depositato sulla gradinata della Curva”.

Immagini lontanissime che non riprendono mai il viso

Nella sentenza d’appello che assolve i due tifosi si evidenza che per il volto e i lineamenti si tratta di immagini lontanissime che non riprendono mai il viso e le fattezze fisiche della persona effigiata e anche se “ingrandite” come evidenziato dal giudice di primo grado non permettono in alcun modo di compiere, in maniera certa e tranquillante, quell’operazione di identificazione che è l’unica fonte di prova a carico di uno dei tifosi.

Per il secondo tifoso imputato sono più o meno simili le conclusioni con in aggiunta il fatto che le riprese video che compongono il quadro probatorio non permettono in alcun modo di identificarlo nel soggetto completamente nascosto tra la folla di tifosi e il cui volto non è mai ripreso. Visione che per giunta è limitata alla “nuca” di un soggetto maschile girato di spalle e il cui corpo è totalmente nascosto nella folla dei tifosi. Viene quindi a cadere tutta la fonte di prova a carico dei due tifosi che, in assenza di ulteriori elementi, sono stati così assolti per non aver commesso il fatto.

- Pubblicità sky-

Ultimi Articoli

avvocato-Anselmo

Fabio Anselmo: «è finita. Oggi possiamo dire che Denis Bergamini è stato assassinato»

COSENZA - "Ci speravamo, ci speravamo e abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia. E' chiaro che se avessimo avuto questa procura e questi pm...

Isabella Internò condannata a 16 anni, la sorella Donata «Denis ora può volare»

COSENZA - "Trentacinque anni pesano sulla mia vita e sulla mia famiglia". Con la voce rotta Donata Bergamini, sorella di Denis, parla con i...
acqua-cosenza-abatemarco

Improvvisa rottura sull’Acquedotto del Bufalo: dal pomeriggio Cosenza senza acqua

COSENZA - A causa di una improvvisa rottura sulla condotta dell'Acquedotto del Bufalo, verificatasi nel pomeriggio di oggi in località Ceci di Lorica, nel...
Bergamini Internò2

Caso Bergamini, Isabella Internò condannata a 16 anni di carcere. Le lacrime di Donata...

COSENZA - La Corte d'Assise del tribunale di Cosenza, presieduta dal giudice Paola Lucente, ha condannato Isabella Internò a 16 anni di carcere. La...
sindaci

Nasce il ‘coordinamento dei sindaci’ nella provincia di Cosenza per “dare risposte a tante...

COSENZA - Nasce il 'coordinamento dei sindaci' nella provincia di Cosenza. "Nei giorni scorsi i Sindaci calabresi si sono riuniti per eleggere i 40...

Social

80,052FansMi piace
3,585FollowerSegui
2,768FollowerSegui
2,040IscrittiIscriviti

Correlati

Categorie

Leggi ancora

Lo sparano in faccia e al corpo, si salva dall’agguato fingendosi...

TROPEA (VV) - I carabinieri di Tropea hanno arrestato due uomini, padre e figlio, rispettivamente di 66 e 43 anni, ritenuti presunti responsabili di...

Bergamini, in tribunale anche gli ex calciatori del Cosenza: «doveroso essere...

COSENZA - Presenti al Tribunale di Cosenza, in attesa della sentenza prevista per questa sera, anche gli ex calciatori del Cosenza Calcio. Sono i...

Caso Bergamini, Giudici in camera di consiglio. Isabella Internò: «sono innocente,...

COSENZA - Terminate le controrepliche da parte dalla Procura di Castrovillari e della parte Civile che difende la famiglia Bergamini, la Corte D'Assise, composta...

Perché i regali aziendali sono una strategia vincente per il tuo...

COSENZA - I regali aziendali sono uno degli strumenti più efficaci per rafforzare le relazioni professionali e aumentare la visibilità del proprio brand. Questo...

Escursionista si perde nel Parco del Pollino. Ritrovato dal Soccorso Alpino...

CASTROVILLARI (CS)- Un escursionista di 60 anni, A. G. le sue iniziali, di Castrovillari, dopo aver perso l'orientamento durante una passeggiata tra Piano Visitone...

Tragico schianto tra una moto e un furgone. Muore centauro di...

VIBO VALENTIA - Terribile incidente stradale alle porte di Vibo Valentia avvenuto nel primo pomeriggio di oggi. Per cause in corso di accertamento una...

share Condividi

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA