Coniugi uccisi 33 anni fa a Vicenza, a processo il presunto killer in carcere a Cosenza
La svolta su questo "cold case" era avvenuta nel giugno scorso, con la notifica dell'ordinanza di custodia cautelare a Pietrolungo in carcere a Cosenza, dove è recluso per altri reati
VICENZA – Si aprirà il 17 gennaio prossimo il processo in Corte d’Assise a Vicenza nei confronti di Umberto Pietrolungo, il presunto killer dell’avvocato Pierangelo Fioretto e della moglie Mafalda Begnozzi, uccisi il 25 febbraio 1991 nel capoluogo berico. Lo ha deciso – riporta il Giornale di Vicenza – il Gip di Vicenza, accogliendo l’istanza di giudizio immediato del sostituto procuratore Hans Roderich Blattner. L’imputato ha 15 giorni di tempo per chiedere di poter essere interrogato dal pm o per avanzare richiesta di rito abbreviato, possibilità dovuta al fatto che il delitto risale a un periodo antecedente alla riforma Cartabia, che lo esclude.
La svolta su questo “cold case” era avvenuta nel giugno scorso, con la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare a Pietrolungo in carcere a Cosenza, dove è recluso per altri reati. A risalire al presunto omicida sono state le impronte digitali parziali sul silenziatore di una pistola e il Dna rilevato in un guanto usato per l’assassinio. Le foto segnaletiche di Pietrolungo, affiliato alla ‘ndrina dei Muto, hanno permesso a alcuni testimoni il riconoscimento dell’uomo, anche a distanza di oltre 30 anni.