COSENZA – Questa mattina sono state disposte quattro misure cautelari agli arresti domiciliari a carico di tre finanzieri in servizio al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza e di un noto avvocato cosentino, ritenuti gravemente indiziati dei reati di accesso abusivo al sistema informatico e corruzione. Si tratta di Ercole Iorio, 53 anni, Antonio De Fazio di 52 e Luigi Siciliano di 51, mentre l’avvocato è Domenico Quaglio, 55 anni.
Le indagini
Le indagini hanno tratto origine dalle segnalazioni inviate dal Garante della Privacy e dal Ministero degli Interni in relazione all’ingente mole di accessi realizzati dai tre militari alla banca dati INPS in uso al corpo. È stato possibile appurare che i numerosi accessi censiti (relativi ad oltre 160.000 soggetti) erano del tutto estranei a ragioni di servizio. Disposto l’avvio di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali grazie alle quali è stato possibile ricostruire l’esistenza di un’attività sistematica di raccolta illecita di informazioni personali di contribuenti, residenti sull’intero territorio nazionale, che venivano poi cedute da uno dei militari, dietro utilità, ad un avvocato del foro di Cosenza (anch’egli destinatario di provvedimento restrittivo) titolare di una società preposta alla gestione di database.
Grazie alle informazioni illecitamente ottenute l’azienda ha potuto quintuplicare il proprio fatturato nel corso degli anni in cui sono stati accertati gli accessi abusivi. I tre Finanzieri raggiunti dalle misure cautelari sono stati immediatamente sospesi dal servizio. Il Giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto la gravità indiziaria per i reati di corruzione e accesso abusivo a sistema informatico disponendo nei confronti degli indagati l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
