Cosenza, «dal degrado di Vaglio Lise una visione di città capoluogo»

Candida Tucci, segretaria del circolo cittadino “La Cosenza che Vuoi” «Vaglio Lise potrebbe diventare il fulcro di un nuovo processo di sviluppo, colmando il divario tra l’area urbana e il quadrante che comprende Via Popilia e l’intera zona di Vaglio Lise»

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COSENZA – «Parlare di città significa avere una visione d’insieme ed un progetto politico complessivo che tenga presente le specificità dei quartieri, le vocazioni di alcune zone con tutte le necessità dei cittadini ivi residenti. Significa, in buona sostanza, avere un progetto d’insieme serio che punti con azioni concrete e soprattutto realizzabili alla ripresa complessiva di tutta l’area urbana. A guardare la nostra città di Cosenza, non può non saltare subito agli occhi la necessità urgente di una riqualificazione della zona di Vaglio Lise una zona da troppo tempo vittima di promesse non mantenute che permane in uno stato di degrado e abbandono». Inizia così una lunga riflessione e un focus importante sul quartiere di Cosenza da parte di Candida Tucci, segretaria del circolo cittadino “La Cosenza che Vuoi”.

«Se vere sono le nostre premesse, per poter immaginare una riqualificazione di quella zona ci si deve porre con la stazione alle spalle e guardare tutto ciò che ci si presenta davanti. Come sono adesso le cose, sembrerebbe che quella zona sia ‘la terra di nessuno’ perché non appartiene al circuito cittadino di Cosenza non essendo con esso integrata né funzionale, è – tuttavia – adagiata sul confine con Rende ma i rendesi non ne hanno nemmeno il sentore ed alle spalle è confinante con i paesini dell’hinterland cosentino come Castiglione e Zumpano. Eppure dalla postazione dalla quale ci siamo posti si vede tutta l’area urbana dal Castello Svevo a Castrolibero ed addirittura quasi Montalto. E non sembra possibile che per quella zona della città non ci sia un progetto che possa integrarla in primis con la stessa Cosenza e poi con tutta l’area vasta che ad essa è strettamente collegata. A noi piace pensare ad un progetto che possa realmente essere un “vento nuovo”, di rilancio sociale ed infrastrutturale volto a favorire una crescita sostenibile e condivisa specialmente alla luce della definitiva (e giusta) decisione di realizzare un nuovo hub sanitario ad Arcavacata».

«Questo contesto impone una riflessione approfondita sulle potenzialità di sviluppo della zona che potrebbe diventare un punto nevralgico per eventi e trasporti in Calabria e ed in tutto il sud Italia. Da condividere, in proposito, l’idea di un Palacongressi a Vaglio Lise lanciata dalla Confederazione piccola e media industria Confapi sotto la guida del presidente regionale Francesco Napoli per realizzare un vero polo fieristico che manca nella nostra regione con un’ enorme area da sfruttare a vantaggio e sviluppo della meeting Industry che riversa e genera sul territorio e sulle economie locali grandi benefici da intendersi come spazio per la sedimentazione di rapporti sociali e punto di contatto per processi che innescano, per le imprese e per la collettività, la creazione di un valore molto rilevante per la crescita nel medio lungo termine. Da un’idea progettuale – a nostro modo di vedere – da rafforzare ulteriormente con lo spostamento dell’Autostazione di Cosenza a Vaglio Lise».

«Un orizzonte di sviluppo ancor più ampio, che consentirebbe di riqualificare il commercio dell’attuale zona dell’autostazione di Cosenza ed allo stesso tempo una riorganizzazione più efficiente del trasporto pubblico, migliorando l’accessibilità per cittadini turisti. Il collegamento ferroviario, abbinato ad una rete di trasporto urbano potrebbe garantire una mobilità di qualità e responsabile. L’integrazione con diverse modalità di trasporto – autobus, ferroviario e servizi di mobilità leggera sarebbe realmente una svolta strutturale per la nostra città. Vaglio Lise a questo punto cambierebbe completamente i connotati per diventare un punto cruciale di interscambio tra Ospedale, Università, hinterland e via dicendo. Questo approccio potrebbe avere un impatto rilevante sul settore dell’hospitality e dell’hotellerie, assicurando una domanda costante che supera le tradizionali fluttuazioni stagionali. Ne deriverebbe un flusso continuo di ospiti, che contribuirebbe alla rinascita dell’intero sistema. Non solo gli hotel, ma anche ristoranti, mezzi di trasporto, agenzie di viaggio e tutti i comparti connessi all’accoglienza beneficerebbero di effetti positivi».

«Un progetto di questa portata favorirebbe una significativa diversificazione dell’occupazione. Le aziende locali beneficerebbero di un aumento degli affari, mentre il settore dei servizi vedrebbe crescere i posti di lavoro, spaziando dalla gestione di eventi ai ruoli di supporto logistico, dal personale delle strutture ricettive agli operatori locali. In questo modo, l’iniziativa stimolerebbe una crescita occupazionale variegata e dinamica. Il masterplan prevede la costruzione di moderni padiglioni espositivi, concepiti per ospitare eventi e fiere di grande rilevanza, finalmente offrendo alla Calabria uno spazio adeguato che oggi manca. Questo permetterebbe di attirare un pubblico che, in assenza di strutture idonee, è costretto a spostarsi al nord, dove si concentrano la maggior parte degli eventi fieristici nazionali.  on una programmazione mirata, il nuovo polo fieristico avrebbe il potenziale di ospitare eventi durante tutto l’anno. Grazie a un calendario di eventi variegato e sempre nuovo, il polo potrebbe diventare un importante punto di riferimento per il centro-sud, un vero e proprio melting pot capace di attrarre manifestazioni da tutto il paese».

«Queste sono le progettualità che deve avere una città capoluogo di provincia che punti ad essere realmente punto di riferimento di una Calabria che aspira a rinnovarsi. Tale visione richiede, inevitabilmente, una revisione complessiva dell’approccio al trasporto pubblico. Vaglio Lise, infatti, potrebbe diventare il fulcro di un nuovo processo di sviluppo, colmando il divario tra l’area urbana e il quadrante che comprende Via Popilia e l’intera zona di Vaglio Lise. Tale iniziativa, che ha tra le altre cose, come obiettivo il recupero della stazione ferroviaria, finora sottoutilizzata, offre opportunità strategiche per la regione. La sua vicinanza alla linea ad alta velocità che transita da Paola, insieme alla prossimità dell’autostrada (a soli 3 km), renderebbe Vaglio Lise un nodo centrale di collegamento. Un’area che potrebbe evolversi con lo sviluppo della “metropolitana leggera”, facilitando il raccordo tra le diverse realtà cittadine e incentivando la mobilità sostenibile, con il beneficio di ridurre l’impatto ambientale».

«L’integrazione di modalità di trasporto diverse, come autobus, treni e servizi di mobilità leggera, sarebbe fondamentale per promuovere un nuovo modello di mobilità regionale, più sostenibile e accessibile. Inoltre, con la costruzione del nuovo ospedale ad Arcavacata, Vaglio Lise si candiderebbe a diventare un punto nevralgico per l’interscambio di utenti diretti verso i servizi sanitari, con un forte impatto positivo sulla zona, sotto il profilo economico e sociale. È fondamentale che il progetto venga sviluppato secondo una visione integrata, capace di rispondere tanto alle esigenze dei cittadini quanto a quelle di un ambiente più sostenibile. In quest’ottica, anche lo spazio che verrebbe liberato dall’attuale autostazione potrebbe essere riconvertito in un’area urbana di alta qualità. Sarebbe possibile creare un nuovo polo commerciale, arricchito da attività moderne e pulite, un’area dedicata alla ricarica delle auto elettriche, una stazione di bike sharing, e un ampio spazio verde in pieno centro città. Questo spazio, destinato a diventare un luogo di aggregazione sociale con bar, locali e altre strutture, sarebbe sottratto al degrado e restituito alla comunità».

«Tuttavia, la realizzazione di un progetto così ambizioso richiede una programmazione attenta e un impegno costante da parte delle forze politiche, che dovranno sposare questa visione di cambiamento e rinnovamento. Il piano è già pronto: ciò che serve è la volontà di agire, con determinazione, per costruire un futuro di opportunità reali».

 

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