Cosenza: “il nuovo ospedale sarà costruito all’Unical, inizio lavori entro la fine del 2025”
"L'ospedale e l'università con la facoltà di medicina saranno vicini". Le parole del presidente della Regione all’inaugurazione del nuovo anno dell’Unical
RENDE – IL nuovo ospedale di Cosenza si farà all’Unical. Presente alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Unical il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha dichiarato la volontà di realizzare il nuovo ospedale di Cosenza vicino al corso di laurea in Medicina all’Università della Calabria. “La costruzione del nuovo ospedale deve tener conto del fatto che da un paio di anni qui all’Unical c’è un nuovo corso di laurea in Medicina ed è giusto di conseguenza che l’ospedale e l’università siano quanto più prossimi possibili”. Dice il presidente della Regione Roberto Occhiuto ai giornalisti presenti stamattina all’Università cosentina.
“L’augurio è di iniziare i lavori entro la fine del 2025”
Il presidente ha dunque confermato che il nuovo ospedale di Cosenza sorgerà vicino all’area universitaria, ad Arcavacata di Rende. Questa diventa al momento la soluzione privilegiata per la Cittadella rispetto a Vaglio Lise, sito individuato dal precedente governo regionale. Ora la “palla” passa ai tecnici che dovranno individuare la collocazione più adatta. Occhiuto ha indicato anche un cronoprogramma di massima. “Contiamo di bandire la progettazione per lo studio di fattibilità tecnico-economica entro la fine di quest’anno, di consegnare a Inail tutto entro marzo. Con Inail abbiamo avuto interlocuzioni fitte in queste ultime settimane – ha detto Occhiuto – l’augurio è poter cominciare i lavori entro la fine del 2025″.
Il presidente della Regione ha avuto parole di elogio per l’Unical: la Calabria ha saputo costruire, grazie agli sforzi del rettore Leone, una università che è un’eccellenza europea. È dovere delle istituzioni regionali – ha detto Occhiuto – fare in modo che questi sforzi possano essere produttivi di sviluppo per la regione. Sono molto riconoscente all’Università perché presenta una Calabria diversa, piena di eccellenze e che attrae eccellenze come la professoressa Franca Melfi”.