Cosenza, il ricordo di tre grandi cosentini dell’Arma dei Carabinieri: Caruso, Valentini e Russo

Il ricordo a Palazzo dei Bruzi di tre eroi dell'Arma: il generale Filippo Caruso, medaglia d'oro nella resistenza all'invasore tedesco, il generale Francesco Valentini e il colonnello Giuseppe Russo impegnati nella lotta al terrorismo e alla mafia negli anni '70

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COSENZA – La città di Cosenza, attraverso la commissione Cultura del Comune di Cosenza, presieduta da Mimmo Frammartino, ha reso omaggio, nella sala consiliare di Palazzo dei Bruzi – il saluto di benvenuto è stato pronunciato dal Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca – a tre grandi cosentini dell’Arma dei Carabinieri che hanno fatto la storia non solo del loro corpo di appartenenza, ma dell’intero Paese. Sono il Generale Filippo Caruso, originario di Casole Bruzio, oggi Casali del Manco, il Generale Francesco Valentini e il Colonnello Giuseppe Russo, entrambi nativi di Cosenza.

Per l’opera svolta al comando delle formazioni partigiane Carabinieri e per il comportamento eroico tenuto di fronte all’invasore tedesco, Filippo Caruso fu decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Di lui si ricorda che dopo una furibonda colluttazione con il nemico, riuscì ad inghiottire documenti compromettenti per la vita dei suoi più diretti collaboratori. Il generale Francesco Valentini, fu, invece, impegnato in prima linea nella lotta contro terrorismo e mafia. Nel 1978 fu anche vice del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, in uno speciale nucleo antiterrorismo. Tra i precursori nell’attività di contrasto alla mafia, il Colonnello Giuseppe Russo, si distinse in modo particolare come Comandante del Nucleo investigativo che operava in ambienti ad altissimo rischio. Proverbiali il suo coraggio e la sua elevata capacità professionale. Fu assassinato, in un vile agguato mafioso, nell’agosto del 1977, immolando la sua esistenza ai nobili ideali di giustizia e di difesa delle istituzioni democratiche.

Caruso: “l’opera di tre illustri cosentini va tutelata e difesa”

“Tre figure non solo da ricordare, ma da indicare alle nuove generazioni come esempio da seguire”. Così il Sindaco di Cosenza Franz Caruso, intervenuto alla manifestazione promossa dalla Commissione Cultura in collaborazione con l’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in congedo). Il primo cittadino ha ringraziato la Commissione cultura ed il suo Presidente Mimmo Frammartino “che con il ricordo dei tre illustri cosentini, militari dell’Arma – ha detto Franz Caruso – ha voluto anche tradurre in fatti concreti uno dei valori che ispirano la nostra Amministrazione : la legalità. La nostra Amministrazione comunale- ha sottolineato ancora Franz Caruso – si basa su tre pilastri: legalità, trasparenza e solidarietà, ma la legalità è al primo posto perché è importante che venga riaffermata in ogni occasione, in una terra come la nostra che sconta ancora tanti ritardi in diversi settori. Uno dei freni allo sviluppo è, purtroppo – ha rimarcato Franz Caruso – la presenza invasiva e condizionante della criminalità organizzata e della corruzione. E allora è importante far arrivare dalle nostre istituzioni un messaggio significativo, perché altrimenti il ricordo e la commemorazione di uomini di valore come il generale Caruso, il generale Valentini e il colonnello Russo, lasciano il tempo che trovano, ma, invece, quegli esempi e quelle storie devono servire per far capire quanto sia importante l’opera che loro hanno portato avanti per difendere la libertà che, oggi più di prima, deve essere, nel mondo, tutelata e difesa. La democrazia è un presupposto della libertà, perché dove non c’è democrazia non c’è libertà. E noi dobbiamo prendere spunto da questi esempi per portare avanti un’azione di legalità che serva per difendere tutte le libertà e la nostra democrazia”.

Franz Caruso ha ritenuto assolutamente importante che la manifestazione commemorativa si sia svolta nella sede della più importante istituzione cittadina che è il Municipio e, per di più, nel Consiglio comunale, “dove – ha detto il Sindaco – ci sono le espressioni democraticamente elette nella nostra città. Il messaggio che deve partire da questa iniziativa – ha ribadito – è proprio quello che va in direzione del rispetto delle regole del vivere civile che si trasformano in difesa delle libertà”. Quindi ha richiamato alla memoria un legame familiare con il generale Filippo Caruso che vanta le stesse origini territoriali del Sindaco.

Mio padre – ha detto Franz Caruso – rivendicava con orgoglio questo rapporto di parentela con il generale Filippo Caruso, un eroe dell’Arma dei Carabinieri. Più volte dalla Caserma “Grippo” mi hanno invitato a fare un approfondimento. Pur non avendo approfondito la cosa, quell’orgoglio di questa piccola appartenenza familiare all’Arma dei Carabinieri, mio padre lo ha trasferito anche a me e non è un caso che io abbia un rapporto particolarmente intenso con l’Arma dei Carabinieri e mi onoro di portare avanti questo rapporto istituzionale perché l’Arma è veramente uno dei presidi più importanti per la nostra tutela, la nostra sicurezza e per la legalità. Chi non ha storia non ha futuro. E l’Arma è la nostra storia e il nostro futuro”.

Oltre al Sindaco di Cosenza Franz Caruso, presente alla cerimonia anche il Sindaco di Casali del Manco (che ha dato i natali al generale Filippo Caruso, nativo di Casole Bruzio) Francesca Pisani. “Siamo qui, oggi, per ricordare il Generale Caruso, il Generale Valentini e il Tenente Colonnello Russo. Per ricordare cosa hanno fatto, ma soprattutto cosa hanno seminato. Dobbiamo a loro quello che siamo, la nostra Repubblica, la nostra democrazia e i nostri valori. Nella divisa che indossa ogni Carabiniere c’è la storia di chi lo ha preceduto. Ci sono il Generale Caruso, il Generale Valentini e il Tenente Colonnello Russo. C’è il loro esempio. E noi siamo qui, oggi, a ricordarli perché solo così possiamo trasmetterlo a chi verrà dopo di noi. Il loro eroismo – ha concluso Francesca Pisani – continua a ispirare il nostro Paese e lo porteremo sempre con noi, impegnandoci a trasmetterlo, anzitutto alle nuove generazioni”.

La testimonianza del Colonnello Mommo

Tra le diverse testimonianze che si sono alternate nel corso della mattinata, in presenza e con videomessaggi, particolarmente significativa quella del Comandante provinciale dei Carabinieri, Andrea Mommo, che ha ricordato il forte legame dell’Arma dei Carabinieri, fondata nel 1814, con il territorio. “Oggi viene tratteggiato uno spaccato importante di tre uomini che hanno dato lustro alla provincia di Cosenza – ha sottolineato il Colonnello Mommo-. Il trait d’union – ha aggiunto – che lega queste tre figure, sta nella passione con la quale hanno svolto la loro opera, mostrando grande forza e particolare carisma, qualità che devono essere trasmesse alle nuove generazioni”. Dopo aver ricordato il coraggio del generale Filippo Caruso, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri ha tracciato un profilo del generale Francesco Valentini, “uomo del silenzio che amava stare dietro le quinte e che è stato vice del generale Dalla Chiesa durante gli anni bui del terrorismo”. Del colonnello Russo, il Comandante provinciale Mommo ha sottolineato che “riuscì ad individuare, prima di essere assassinato, chi tra i corleonesi contribuiva al coordinamento delle azioni stragiste in Italia”. La manifestazione, cui hanno preso parte tra gli altri, il Presidente della Commissione antindarngheta della Regione Calabria, Pietro Molinaro ed alcuni familiari dei tre ufficiali commemorati, è poi proseguita con una serie di interventi di altrettanti relatori che hanno tratteggiato ulteriormente la figura dei tre illustri cosentini dell’Arma dei Carabinieri. I lavori sono stati moderati da Sante Blasi, della sezione UNUCI di Cosenza.

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