Cosenza, Il sindaco incontra i parroci della città: “Riconoscenti, nelle difficoltà la Chiesa c’è”
L'idea è quella di istituire di un team di lavoro di amministratori comunali e preti pronti a dialogare e intervenire sulle emergenze del territorio
COSENZA – “Nelle difficoltà la Chiesa c’è, è presente, spesso da protagonista ad affiancare, sostenere e lenire il disagio, la sofferenza, il dolore. Ne ha dato ampia dimostrazione, in particolare, qualora ce ne fosse stato bisogno, insieme alle tante associazioni di volontariato durante il periodo della pandemia. Lo dico da laico, riconoscendo con gratitudine quanto anche a Cosenza è stato fatto e viene fatto, a volte anche in sostituzione delle istituzioni pubbliche che hanno sempre meno fondi da destinare al bisogno. Nel segno di questa riconoscenza, l’incontro odierno è volto a perpetuare la sinergia e la collaborazione tra l’istituzione religiosa e quella comunale al fine di rinnovare, rafforzandolo, un impegno armonico e concorde a favore della comunità cosentina e di quanti, al suo interno, sono rimasti indietro”.
E’ quanto ha affermato il sindaco Franz Caruso incontrando questa mattina, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, i parroci della città, in un appuntamento organizzato dal delegato ai rapporti con le comunità religiose, Francesco Turco, a cui ha preso parte anche l’assessore al welfare Veronica Buffone. L’importanza dell’iniziativa odierna, riavviata dal Sindaco Franz Caruso sin dallo scorso anno dopo la felice parentesi iniziata dal compianto sindaco Giacomo Mancini nel 2000, è stata ribadita da don Pietro Maria Del Vecchio, Vicario Foraneo per la Forania Urbana I che, nel corso del suo intervento, nel ringraziare il sindaco Franz Caruso, ha anche suggerito una serie di proposte da portare avanti insieme, prima fra tutte la costituzione di una equipe tra una rappresentanza di parroci ed alcuni amministratori comunali al fine di mantenere un dialogo costante e sempre aperto sulle diverse emergenze sociali del territorio. Tra queste, don Pietro Maria, ha portato ad esempio l’abuso di alcol e la dipendenza dalla droga rappresentando fenomeni difficilmente debellabili, ma sicuramente controllabili. Sempre don Pietro Maria ha, quindi, avanzato l’idea, in occasione dell’anno giubilare, di dar vita ad un’opera, una colonna su cui posizionare la Madonna del Pilerio, Santa Patrona di Cosenza, all’entrata della città quale simbolo materiale identitario e culturale.
“E’ una giornata felice quella di oggi – ha detto Franz Caruso – tante idee e tanta disponibilità da parte vostra mi riempiono di gioia. Cercheremo di portare avanti, per quanto di mia competenza, le bellissime proposte avanzate, ma rispetto all’anno giubilare, insieme alla colonna per la quale servirà rintracciare finanziamenti adeguati, mi piacerebbe lasciare un simbolo anche verso i bambini per come ha ipotizzato anche don Dario De Paola, che rappresentano la parte più fragile della nostra comunità soprattutto quelli malati. Per cui penso, per esempio, che si possa e si debba fare qualcosa per il reparto di oncologia pediatrica che mi sta particolarmente a cuore.” “Concordo pienamente, poi – ha concluso Franz Caruso – sulla istituzione di un team di lavoro tra rappresentanti delle varie parrocchie e amministratori comunali così da intervenire con più celerità sulle tante questioni aperte e da risolvere, in un lavoro comune e quotidiano a sostegno del disagio in generale, ma anche per iniziative indirizzate ai giovani che la Chiesa riesce a raccogliere intorno a sè, interagendo sulle difficoltà che si registrano nelle famiglie a seguire i propri figli e nella scuola”.
L’incontro si è concluso con la benedizione da parte di don Michele Fortino, vicario generale della Arcidiocesi, del Presepe preparato a Palazzo dei Bruzi a cura del cerimoniale di città. Don Pietro Maria Del Vecchio ha, infine, consegnato al sindaco Franz Caruso il Calendario del Vaticano in ricordo dell’incontro.