Cosenza: intesa contro la violenza alle donne tra CAV Lanzino e Carabinieri: «favorire l’emersione del sommerso»
Il protocollo rappresenta un’importante tappa nella costruzione di un sistema integrato di prevenzione e contrasto alla violenza, ponendo al centro il benessere e la sicurezza delle persone più vulnerabili
COSENZA – In occasione della giornata internazionale della donna, il Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza e il Centro Antiviolenza “Roberta Lanzino” hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per unire le forze e garantire una risposta sempre più efficace e tempestiva nella lotta contro la violenza domestica e di genere. L’obiettivo è rafforzare la rete di contrasto alla violenza sulle donne, favorendo l’emersione di situazioni di abuso anche nelle aree più periferiche e apparentemente silenti del territorio provinciale.
Attraverso questa collaborazione si intende migliorare il coordinamento tra le Istituzioni e potenziare gli strumenti di intervento, garantendo maggiore tutela e supporto alle vittime. L’accordo prevede un rafforzamento delle attività di prevenzione, sensibilizzazione e formazione degli operatori coinvolti, nonché un’azione mirata per intercettare e dare voce a chi, per paura o difficoltà, non riesce a denunciare.
“Si tratta di un passo fondamentale per costruire una rete di protezione sempre più capillare ed efficace,” ha dichiarato Roberta Attanasio, Presidente del Centro Anti Violenza Roberta Lanzino. “Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni e realtà del territorio possiamo davvero combattere il fenomeno della violenza di genere e offrire alle vittime il sostegno di cui hanno bisogno”. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa atteso che l’accordo si prefigge anche l’obiettivo di estendere quella rete che all’interno dell’Arma fu istituita nel 2014, la cui sensibilità al particolare fenomeno aveva già portato, nel 2009, a istituire la Sezione Atti Persecutori nell’ambito del Raggruppamento Carabinieri Scientifiche (RACIS), che svolge attività di studio e analisi, elaborando valutazioni sui “fatti di rilievo”, tutti aspetti che sono entrati a far parte dei programmi addestrativi previsti per la formazione di base di tutto il personale dell’Arma.
A questo è da aggiungere il “Prontuario operativo per i reati di violenza di genere e per l’approccio alle vittime particolarmente vulnerabili” costantemente aggiornato e diramato fino ai minori livelli ordinativi, ovvero alle Stazione Carabinieri capillarmente presenti su tutto il territorio. Pertanto, “Lavorare in sinergia con il Centro Antiviolenza “Roberta Lanzino” ci permetterà di intervenire in modo più tempestivo ed efficiente, soprattutto nelle aree più isolate, dove il fenomeno spesso rimane sommerso. L’obiettivo è dare sicurezza e fiducia a chi è vittima di violenza, affinché non si senta mai sola. La capillarità dei presidi dell’Arma e l’implementazione degli expertises degli attori nella lotta alla violenza di genere, attraverso percorsi di reciproco confronto, permetterà di costituire un ulteriore argine al fenomeno e di valorizzare la funzione di rassicurazione sociale”.