Cosenza, la stangata sul suolo pubblico. Colpiti anche passi carrai, chioschi, pensiline, edicole e cantieri
Non si ferma la polemica sul canone unico che riguarda le tipologie di occupazione del suolo pubblico. I consiglieri d’opposizione “i conti non tornano, per il Comune su Corso Mazzini 10 mq costerebbero 125 euro, ma il costo dello spazio indicato è di ben 1250 euro per un anno”
COSENZA – Continua a tenere banco la questione sul canone dovuto al Comune per l’occupazione del suolo pubblico o l’esposizione pubblicitaria. Un aumento considerevole delle tariffe che ha scatenato feroci polemiche e malumori soprattutto da parte degli esercenti. Ma da Palazzo dei Bruzi nessuna marcia indietro: un aumento dei costi deliberato anche per arginare il considerevole aumento delle occupazioni, soprattutto in centro città. L’amministrazione Comunale ha tenuto a ribadire che si sta cercando di mettere ordine regolamentando un settore che era ed è tuttora nel caos, con equità e giustizia sociale. “Non si tassa più la categoria merceologica (bar, ristoranti, fruttivendoli ecc…), ma la tipologia degli oggetti che occupano il suolo pubblico (tavoli, sedie, ombrelloni, espositori della frutta, ecc…). Nessun paragone è quindi possibile tra vecchie e nuove tariffe”.
Ma le spiegazioni del Comune non convincono l’opposizione. Anzi, i consiglieri di minoranza Caruso, Cito, D’Ippolito, Dodaro, Luberto, Lucanto, Ruffolo, Spadafora e Spataro vanno all’attacco «abbiamo letto un articolo a firma dell’amministrazione comunale in cui si afferma incredibilmente di aver adoperato per il bene della città. Ci chiediamo stupiti se si può considerare tale un aumento così rilevante di tutte le tipologie di occupazione del suolo pubblico, che ripetiamo a beneficio di chi legge, ovvero: passi carrai, impianti pubblicitari, tende solari e pensiline, i chioschi permanenti, edicole, cantieri edili.
Nel merito di quanto scritto siamo costretti a rilevare il grossolano errore di chi ha redatto l’articolo in questione, che, peraltro non ci è chiaro perché venga pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Cosenza, e nello specifico viene erroneamente indicato che su C. Mazzini 10 mq costerebbero 125 euro, quando purtroppo il costo dello spazio indicato è di ben 1250 euro per un anno. Dobbiamo ancora evidenziare che rispetto a questo aumento ed alle modifiche tariffarie l’approvato regolamento generale delle entrate nulla ha previsto, se non la definizione degli oggetti in elenco, ovvero la classificazione per pari tipologia delle categorie soggette al pagamento del canone unico. L’unica verità contenuta nella nota diramata dall’amministrazione comunale è il ruolo che la minoranza tutta ha svolto nelle commissioni consiliari, chiedendo a più voci ed in innumerevoli occasioni la modifica del regolamento sul canone unico oltre che sulle tariffe ad esso collegate».
«Modiche che, però, sono state rese vane alla luce delle scelte della Giunta, che proprio come dice la nota in questione ha discrezionalmente adottato un aumento del canone di cui si dicono addirittura orgogliosi. In ogni caso ancora una volta ricordiamo al primo cittadino di preoccuparsi di essere il sindaco della città, piuttosto che occuparsi di tematiche di carattere regionale, e, quindi, rivedere questo ingiustificato aumento introducendo per come abbiamo più volte chiesto delle agevolazioni che possano essere applicate a tutte le tipologie di occupazione del suolo pubblico.