Cosenza: lanciata una petizione per dire ‘no’ allo sfratto della statua di Giacomo Mancini
Flash mob, proteste, iniziative e ora anche una petizione online per evitare lo spostamento della statua in bronzo raffigurante Giacomo Mancini
COSENZA – “La storia non si sfratta“; è l’incipit della petizione lanciata dalla Fondazione Giacomo Mancini sul sito Change.org per dire no allo spostamento della statua in bronzo raffigurante Giacomo Mancini, realizzata dal maestro d’arte Domenico Sepe su incarico della Fondazione e grazie alle libere donazioni di tanti cittadini.
“Giacomo Mancini – si legge nel testo – è stato un leader politico di prima grandezza. Partigiano, tra i capi della Resistenza al nazifascismo, deputato dalla I alla X legislatura. Ministro fattivo nei governi di centrosinistra. Segretario nazionale del Psi. E sindaco di Cosenza per due mandati fino al giorno della sua morte. La statua a lui dedicata è stata svelata il 25 aprile del 2022, la festa della Liberazione, a venti anni dalla sua scomparsa. Ad accogliere la statua una folla commossa insieme alle autorità civili, militari e religiose”.
“Il luogo scelto per posare l’opera è stato proposto dal Comune e ratificato da un contratto con la Fondazione. Si trova nella parte iniziale di corso Giuseppe Mazzini proprio davanti al municipio di Cosenza dal quale Mancini sindaco ha guidato una stagione indimenticabile di grande rilancio della città . Il 2 di gennaio 2025 con una pec indirizzata alla Fondazione, il sindaco di Cosenza ha disposto lo sfratto della statua. Che è stato ribadito il 3 febbraio con altra pec”.
“Lo sfratto non ha alcuna motivazione”
“È contro la legge. Smentisce la delibera di giunta e straccia la convenzione sottoscritta tra Comune e Fondazione. Insomma è un arbitrio. Un abuso. Una prepotenza. Una violenza. La Fondazione ha proposto ricorso di urgenza presso il tribunale civile di Cosenza. Contro lo sfratto è nata immediatamente una indignazione diffusa e una protesta spontanea e dal basso sfociata in un flashmob intorno alla statua che ha registrato una partecipazione di popolo straordinaria. Non basta però. Occorre continuare la battaglia contro questa offesa alla storia di tanti di noi. E per questo c’è bisogno del sostegno di ognuno”. Da qui l’appello a firmare la petizione per dire “No” allo sfratto, per dire con forza che “la Storia non si sfratta e il Leone non si tocca lanciamo questa petizione”.