Cosenza, l’ex vicesindaco defenestrato si difende: «tutto studiato a tavolino dal Comune»
Maria Pia Funaro è decisa a spiegare i retroscena dopo la revoca della nomina ad assessore e vicesindaco del Comune di Cosenza e lo fa pubblicamente
COSENZA – Maria Pia Funaro è decisa a mostrare le carte in tavola dopo la revoca della nomina ad assessore e vicesindaco del Comune di Cosenza. E lo fa pubblicamente nel centro storico di Cosenza, davanti lo storico Bar Renzelli, di fronte ad una numerosa platea accorsa per sentirla.
“La pec arrivata ha confermato quanto già si sapeva, la volontà di allontanarmi era chiara. E’ stata costruita a tavolino, qualcuno l’ha definita una decisione politica perfetta», dice Funaro decisa a spiegare tutti i retroscena. “Dall’ufficio comunale ricevo una telefonata che mi annuncia il provvedimento e alle 12.16 ricevo la comunicazione a mezzo Pec: la revoca ‘perché la mia presenza non assicurava l’efficienza del programma politico della giunta’. Sono stata trattata come se fossi una perfetta estranea, come se non fossi rappresentativa di una parte della società”.
Galeotto il nuovo ospedale di Cosenza
La spaccatura nasce il 3 ottobre scorso da divergenze di opinioni sul nuovo ospedale di Cosenza. La Cgil Cosenza preme per farlo nascere ad Arcavacata ma il Comune lo vuole nell’area di Vaglio Lise. L’argomento è motivo di scontro già da diversi mesi anche con la Regione Calabria, che ha richiesto un altro studio di fattibilità per scegliere un sito diverso.
La Funaro spiega che in questa occasione si decide di “sottoscrivere un documento di accusa nei confronti della Cgil” precisando che “il documento insinuava in maniera subdola un possibile accordo tra il presidente della Regione Roberto Occhiuto e il sindacato”. Funaro non ci sta a sottoscrivere un tale documento e chiede che la Giunta comunale si confronti con la Cgil sul sito legato alla realizzazione del nosocomio, prima di avviare lo scontro.
“’Il comunicato è così e non si modifica, lo sottoscrivi?’, avrebbe detto il sindaco in una chat tra assessori e primo cittadino. ‘No’ risponde Funato al primo cittadino che di contro risposta scrive: ‘ne prendo atto’. Il comunicato viene pubblicato e non si parla più di Giunta, ma di amministratori di Cosenza che protestano contro la Cgil». Il sindaco convoca la mattina a Palazzo dei Bruzi il segretario provinciale del Pd, Vittorio Pecoraro e nel pomeriggio Franz Caruso predispone il provvedimento di revoca. “Una tempestività che preoccupa perché dimostra il ruolo non marginale del Pd di Cosenza”, spiega la Funaro”
“Pd locale è misogino e gattopardesco”
“Avrei voluto costruire un percorso nel Pd, ma la situazione è stata asfissiante anche in Comune. Credo che ci sia misoginia nel Pd locale”, ammonisce lapidaria, definendo il contesto politico “gattopardesco”, precisa la Funaro amareggiata.
E sul nome del futuro vicesindaco, per la Funaro “Sarà un’altra figura frutto delle scelte delle tanti correnti del Pd” dichiarando di essere venuta a sapere che il nome indicato è quello di Franco Colistro.