Cosenza: maglia nera per autobus Euro 0 con mezzi ancora troppo datati

Decrescita nel mercato degli autocarri. L'alimentazione ibrida cresce in entrambi i comparti, ma il parco circolante rimane ancora troppo datato

COSENZA  Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua quarta edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore nelle province italiane nel 2023, dopo un 2022 caratterizzato da un rallentamento seguito alla ripresa post Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro del parco circolante[1].

Immatricolazioni: a Cosenza +38,7% di nuovi bus

Il trasporto merci oltre le 16t nel 2023 in Italia ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. La Calabria va in controtendenza e, nonostante la presenza di alcune grandi flotte, chiude in negativo con 415 nuove targhe (-20,7%)A Cosenza la decrescita si accentua notevolmente registrando -44,5% di immatricolazioni (da 236 unità del 2022 a 131 del 2023).

Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dalla capienza, registra un +45,8% con 5.434 immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. In questo contesto la Calabria segna una crescita notevole (+111,6%) al netto di 201 nuove targhe (rispetto alle 95 dell’anno precedente). Cosenza segue il trend positivo e chiude con +38,7%, pari a 43 nuovi bus (vs 31 del 2022).

Alimentazione: a Cosenza cresce l’ibrido tra i mezzi pesanti

La situazione italiana per alimentazione del parco merci circolante nel 2023 (relativa agli autocarri di ogni peso totale a terra) rimane quasi invariata rispetto al 2022: il gasolio continua ad essere predominante (90,3%) seguito da benzina e metano (a 4,5% e 2,1%). Timidissima crescita per le alimentazioni alternative: i veicoli a GPL segnano un +1,5% contro l’1,4% del 2022, così come gli elettrici (0,4% contro lo 0,3%); crescita più sostenuta per gli ibridi (0,5% se con motore termico a gasolio e 0,6% a benzina).

In Calabria si segnala un lieve calo del gasolio, che rimane comunque preponderante e copre il 94,6% del parco (-0,2 punti percentuali rispetto al 2022). Il metano rimane stabile allo 0,6%. La crescita interessa il comparto degli ibridi (+0,2 punti percentuali) che, tra benzina e gasolio, si attestano a quota 0,5%.

Stesso andamento a Cosenza, con gli ibridi in aumento allo 0,5%, il metano fermo allo 0,9% e il gasolio in discesa al 94,9%.

Il parco autobus nazionale (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di TPL urbano e interurbano a breve raggio: la maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1%), il metano è al 6,1% e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2% (rispettivamente 1,3% e 0,9%).

In Calabria si assiste a una crescita di tutte le alimentazioni alternative: l’elettrico passa da 0,1% a 0,3% e l’ibrido da 0 a 0,2%. Cala di 0,3 punti percentuali il metano e di 0,1 il gasolio.

Viceversa a Cosenza il gasolio aumenta di 0,5 punti percentuali arrivando a 96,8%. Il metano scende da 3 a 2,3% e l’ibrido cresce da 0 a 0,3%.

Categoria Euro: Cosenza maglia nera per bus Euro 0

Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale. I dati di Euro 0, 1, 2 e 3 (pari al 44% complessivo) necessiterebbero di analisi approfondite in quanto potrebbero essere viziati da iscrizioni al PRA di veicoli non più circolanti.

Maglia nera in Italia, la Calabria ha il parco merci più inquinante: qui gli Euro dallo 0 al 3 coprono il 67,5%.

In linea con la panoramica regionale, Cosenza registra il 66,8% di mezzi inquinanti. Per contro le classi Euro 5 ed Euro 6 raggiungono l’8,2% e il 10,1% (rispetto al 7,8% e 9,6% regionale).

In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco. Anche in questo caso la quota degli Euro 0 e 1 potrebbe non riflettere puntualmente i bus realmente in circolazione, mentre i veicoli Euro 2 ed Euro 3 passano al 39,9% sul totale.

La Calabria registra una netta prevalenza di veicoli inquinanti, il 57,8%. Tra le classi più ecologiche gli Euro 5 arrivano al 15% e gli Euro 6 al 18,4%.

A Cosenza si segnala il picco regionale di Euro 0 (21,1%) cifra che, se sommata alle classi 1,2 e 3, arriva a sfiorare il 58%.

Anzianità: a Cosenza il 42% dei bus ha oltre 20 anni

L’età degli autocarri in circolazione in Italia rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante.

In Calabria la fascia più rappresentata è quella di autocarri tra 20 e 30 anni, che copre il 26,6% del totale circolante. Rispetto alla media nazionale la Calabria presenta un parco decisamente più datato: il 30,6% dei veicoli ha più di 30 anni (15,8% in Italia) e quelli sotto i 10 anni scendono al 14,3% (35,2% Italia).

In provincia di Cosenza l’età media degli autocarri riflette il dato regionale: il 29,7% supera i 30 anni e il 15,4% ha meno di 10 anni. La fascia più diffusa rimane quella tra i 20 e i 30 anni che sale al 26,2% (+1,2 punti percentuali rispetto al 2022).

Gli autobus italiani risentono positivamente dei contributi per le flotte di TPL e generalmente i mezzi più vecchi registrano dati più aderenti alla realtà rispetto agli autocarri di pari età. Aumentano i veicoli con meno di due anni (da 3,7% a 5,5% quelli fino a un anno) e in generale il 38,6% ha meno di dieci anni (contro il 36,2% del 2022).

Anche in questo caso la Calabria mostra veicoli più datati rispetto alla media nazionale: i veicoli sopra i 20 anni raggiungono quota 40,9% (vs 27,5% dell’Italia) e quelli sotto i 10 anni il 22,2%. La fascia più diffusa è quella tra i 15 e i 20 anni (pari al 23,5%).

A Cosenza il 19,7% del circolante ha meno di 10 anni e gli autobus datati salgono a 42,1%.

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