Cosenza: Mariano Santo, «i giorni più lunghi della mia vita, ma ho incontrato persone straordinarie»
La lettera di Maria Gabriella per ringraziare lo staff lo staff dell’Ospedale Mariano Santo di Cosenza, dopo la diagnosi di una forma di leucemia acuta
COSENZA – “Ho sempre ritenuto opportuno che pazienti e familiari denunciassero pubblicamente episodi di malasanità che si verificano nella nostra Regione, al fine di sensibilizzare la classe politica e il personale sanitario su una delle problematiche più gravi che noi calabresi affrontiamo ogni giorno. Tuttavia, credo sia altrettanto importante dare spazio e voce anche alle esperienze positive che si vivono nel nostro territorio.
Per questo motivo, desidero condividere la mia”. Inizia così la lettera di ringraziamento di Maria Gabriella alla quale, il 17 gennaio scorso, presso l’Ospedale Mariano Santo di Cosenza, il dott. Gentile ha diagnosticato una forma di leucemia acuta.
“Dopo aver ricevuto precedenti informazioni, tutte positive, riguardo la sua professionalità e competenza, mi accorgo subito di aver messo la mia vita nelle mani di un professionista straordinario. In qualità di primario del reparto di Ematologia, il dott. Gentile dirige l’unità con eccellenza: pulizia, ordine e organizzazione sono gli elementi fondamentali che caratterizzano la gestione dell’unità”.
“Appena entrata nel reparto, infatti, mi sono subito resa conto che tutto il personale medico racconta – guidato dal Dott. Vigna, insieme al personale infermieristico e agli OSS, è caratterizzato da grande competenza, professionalità e umanità. Insomma, si vive una realtà completamente diversa rispetto a quella che, purtroppo, si sperimenta a volte in altri reparti ospedalieri della nostra Calabria. Con questo racconto, desidero esprimere pubblicamente la mia esperienza e ringraziare di cuore tutto il reparto di Ematologia del Mariano Santo, dove ho trascorso i 45 giorni più lunghi della mia vita ma dove, fortunatamente, ho incontrato persone straordinarie. A volte, le eccellenze le abbiamo proprio sotto casa”.