Cosenza, oggi la manifestazione sul “Sì” alla Città Unica. Orsomarso «piano d’azione sui servizi essenziali»
Oggi pomeriggio a Cosenza, la manifestazione per promuovere il SÌ alla realizzazione della Città Unica con Cosenza, Rende e Castrolibero
COSENZA – È in programma oggi pomeriggio, alle 16:30 presso Italiana Hotel di via Panebianco a Cosenza, la manifestazione per promuovere il Sì alla Città Unica di Cosenza, Rende e Castrolibero da dichiarare il giorno 1 dicembre 2024 attraverso il referendum consultivo. All’evento parteciperanno molti consiglieri regionali del centrodestra, il senatore ed ex Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, il vicecapogruppo alla Camera di Fratelli D’Italia Alfredo Antoniozzi, la deputata cosentina della Lega Simona Loizzo e il senatore, nonché ex assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso.
Il senatore, sull’evento di oggi, ha evidenziato come per la Città Unica «si deve lavorare al concetto ed al progetto di “città unica” per cui, prima che la suggestione o l’atto burocratico-amministrativo, va ideato, approfondito ed offerto un approccio credibile che sia utile e proficuo per il prossimo quarto di secolo. Non è “banale” certo sentire i cittadini il cui giudizio, oggi, può essere condizionato in negativo o in positivo, in un dibattito convulso e confuso, che ha avuto poco tempo di svilupparsi e di coinvolgere i diversi stakeolders».
«Per cui – evidenzia Orsomarso – da un lato ritengo sia un bene l’impulso dall’alto, per presentare prospettive “non asfittiche” in quanto legate a superate, antistoriche, logiche di quartiere, in stretta unione però all’indispensabile traguardo verso una nuova grande area urbana che può e deve tendere sia al Nord che al Mediterraneo, nell’ottica di essere noi il nord dell’Africa, aderendo al progetto più complessivo di “piano Mattei” del governo Meloni».
«A prescindere dunque dal referendum (è accaduto per grandi aree metropolitane come Pescara, con fusione attuata diversi anni fa ma ancora non realizzata). Oltre il referendum bisognerà lavorare, dal basso lo rimarco con forza, coi corpi intermedi e le forze politico-istituzionali, e costruire un piano di azione sui servizi essenziali da condividere (Trasporti e viabilità, Sanità ed assistenza sociale, reti informatiche), sulla prospettiva di sviluppo delle diverse aree industriali, culturali – in primis l’Unical con cui rafforzare-consolidare non solo i rapporti, bensì la stessa presenza, lungimiranti le decisioni circa il futuro Policlinico e le facoltà medico-infermieristiche – i centri storici da rivitalizzare inserendoli nei percorsi turistici. Progetto con una visione ed un programma di azioni ben definito e condiviso, da realizzare nei prossimi 25 anni».