Cosenza, ok al regolamento del Tavolo sulle disabilità. Ciacco: “Tradurrà istanze in azioni concrete”

Ad illustrarlo il Presidente della Commissione consiliare Salute e Welfare del Comune, Giuseppe Ciacco: "Confidiamo che diventi una realtà operativa"

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COSENZA – A Palazzo dei Bruzi, ieri, il Consiglio comunale ha approvato il Regolamento del Tavolo tecnico sulle disabilità. Ad illustrarlo il Presidente della Commissione consiliare Salute e Welfare del Comune di Cosenza, Giuseppe Ciacco.

Ciacco: “Il Tavolo su disabilità deve diventare una realtà operativa”

“Oggi – ha esordito Ciacco -siamo chiamati a riflettere su una questione di straordinaria importanza: il regolamento del Tavolo Tecnico sulle Disabilità. Non si tratta di un semplice atto meramente amministrativo, ma, viceversa, si tratta di un passaggio politico che incarna un impegno collettivo verso una città inclusiva, più giusta e più attenta ai bisogni di tutti i cittadini. Questo Tavolo, quindi – ha aggiunto Giuseppe Ciacco – non è solo una struttura tecnica, ma è anche – e forse soprattutto – un luogo simbolico, dentro il quale l’Istituzione si apre al dialogo con le associazioni, con le famiglie, con gli esperti e con tutti coloro che, quotidianamente, vivono e affrontano le sfide legate alla disabilità. Il suo scopo quindi è duplice: da un lato, raccoglie le istanze di chi spesso resta inascoltato e dall’altro, traduce queste istanze in proposte operative, azioni concrete e soluzioni condivise. Il regolamento è stato approvato in Commissione Salute e Welfare all’unanimità. Ed è stato approvato, proprio, in coincidenza della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il che sottolinea la forte valenza emblematica sottesa al documento.

Il Tavolo, in questo contesto – ha detto ancora Giuseppe Ciacco – sarà, quindi, uno strumento strategico per abbattere non solo le barriere architettoniche, ma anche quelle barriere culturali e sociali che ancora limitano le opportunità di tante persone. Sarà un laboratorio di co-progettazione, dove la voce delle associazioni e, quindi, dei cittadini, si unirà a quella delle istituzioni per disegnare, insieme, politiche che garantiscano inclusione, accessibilità e pari opportunità.

Politicamente è un atto , questo, che segna una direzione chiara: Cosenza vuole essere una città effettivamente partecipata, dove nessuno venga lasciato indietro. E l’adozione di questo strumento non solo testimonia la sensibilità della nostra Amministrazione verso i temi della disabilità, ma sancisce anche la volontà di costruire un modello amministrativo basato sull’ascolto e sulla cooperazione”. Ciacco ha poi ringraziato tutti i componenti della Commissione, “per aver cooperato al raggiungimento di questo risultato”, rivolgendo, inoltre, un ringraziamento particolare ai consiglieri Francesco Alimena e Bianca Rende, “che hanno collaborato con proficua determinazione”, e quindi all’Assessore al Welfare, Veronica Buffone, “che ha offerto un prezioso supporto, facendo da trait d’union con le associazioni di settore”. Un ringraziamento speciale Ciacco ha poi alle associazioni del territorio presenti, (Le Federazioni FISH e FAND; Il Forum del Terzo settore e le Associazioni ANGSA, ANFFAS e AISLA) “la cui competenza e passione hanno arricchito il dibattito, rendendo il regolamento uno strumento efficace e rispettoso delle esigenze reali. Ma non ci fermeremo qui. L’approvazione di oggi non è un traguardo, ma un punto di partenza. Il Tavolo Tecnico non deve restare un simbolo o una promessa sulla carta: deve diventare una realtà operativa, capace di monitorare, proporre e supportare politiche che migliorino concretamente la qualità della vita delle persone con disabilità. Il Tavolo Tecnico rappresenta non solo una risposta a un’esigenza, ma anche una visione di futuro per la nostra città: un futuro in cui le diversità non siano un ostacolo, ma una ricchezza; in cui nessuno sia escluso dal diritto a vivere appieno la propria città. Che sia un’altro importante passo verso una Cosenza davvero più inclusiva e solidale”.

Proposte e voti favorevoli del Consiglio comunale

E’ poi intervenuto il consigliere Aldo Trecroci che ha sottolineato come “la legislazione italiana in tema di disabilità ha più di 30 anni e poi si è evoluta fino ad arrivare al decreto legislativo n. 62 del 2024. Il tavolo si inserisce in questo contesto e diventa un passaggio obbligato. Il decreto 62 – ha aggiunto Trecroci – dà una piena attuazione dell’art.3 della Costituzione. Occorre una reale operatività del tavolo della disabilità, che non deve essere un documento astratto. Le buone intenzioni vanno corroborate da fatti concreti, gestionali, amministrativi e finanziari. Mi aspetto che ci sia un ulteriore passo avanti dell’Amministrazione come la promozione di incontri con le associazioni, ma ci sono anche esigenze di scelte politiche che impegnano l’Amministrazione ad uno sforzo economico e a scelte amministrative. E’ vero che il Comune versa in condizioni precarie, ma le scelte politiche devono farsi anche in condizioni di difficoltà”.

Sul tema Alessandra Bresciani ha proposto l’istituzione nel Comune di Cosenza della Carta europea della disabilità (Disability Card) ai fini dell’attivazione, nel Comune di Cosenza, delle convenzioni legate a tale strumento per migliorare l’accesso a servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di: trasporti, cultura, tempo libero e e altri benefici utili alla promozione dei diritti delle persone con disabilità sul territorio cosentino da aggiungersi a quelli di carattere nazionale e di altri Paesi dell’Unione europea.”A maggior ragione che stiamo avviando un progetto importante per rendere il Museo dei Brettii e degli Enotri, completamente accessibile a tutte le persone – ha detto Bresciani – e per questo chiedo che vengano al più presto risolti gli intoppi che bloccano l’inizio dei lavori del cantiere più atteso da una importante fetta di popolazione”.

Nelle successive dichiarazioni di voto il regolamento ha incassato il sostegno della consigliera Bianca Rende che ha parlato di “giornata positiva che possiamo ricordare come costruttiva per il percorso che è stato fatto”, esaltando anche il lavoro corale di grande collaborazione. “Alla costituzione del tavolo – ha aggiunto – guardiamo con grande fiducia. E’ una opportunità per rendere il comune sostenibile, inclusivo e attento ai diritti dei cittadini e nel quale non ci siano barriere immateriali”.

Anche il consigliere D’Ippolito si è impegnato a votare la pratica perché possa produrre i suoi effetti. E’ questo un atto politico, ma anche concreto”.

Anche il consigliere Luberto si è ritenuto totalmente soddisfatto, condividendo in pieno il regolamento. “Tutti siamo disabili e nessuno lo è – ha spiegato. Tutti noi abbiamo a che fare con la disabilità. La legislazione italiana è la migliore del mondo, ma le applicazioni concrete hanno lasciato molto a desiderare. Sappiamo i drammi e i problemi che gravano sulle famiglie. Mi permetto di rilanciare: l’amministrazione non deve solo ascoltare, ma deve essere da impulso e faro delle famiglie delle persone che vivono la disabilità. Non solo si è fatto bene ad istituire il tavolo, ma l’amministrazione deve essere propositiva verso le associazioni e i singoli e promotrice di tante iniziative e guida concreta a favore del mondo della disabilità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda i successivi interventi dei consiglieri Francesco Alimena e Ivan Commodaro.

Caruso: “Cosenza si fregia di essere capitale del volontariato”

Sull’argomento si è poi registrato l’intervento del Sindaco Franz Caruso. “Il 2023 – ha detto il primo cittadino – ha visto Cosenza fregiarsi del titolo di capitale del volontariato, grazie al lavoro che 1.200 associazioni e 12 mila volontari hanno consentito di far attribuire alla nostra città, con un lavoro costante, continuo, incessante, a favore del bisogno che, purtroppo, c’è anche nella nostra città e che dopo il covid è andato aumentando. Se quello era frutto dei lavoro dei volontari – ha aggiunto Franz Caruso – oggi la costituzione del tavolo tecnico per la disabilità è un fiore all’occhiello del nostro programma che dobbiamo ascrivere alla volontà di questa Amministrazione che ha perseguito questo risultato con caparbietà”.

Il Sindaco ha poi ringraziato il Presidente della Commissione welfare Giuseppe Ciacco, l’Assessore Veronica Buffone “che guida – ha detto – un settore delicato”, tutti i membri dello staff del settore welfare e tutti i consiglieri comunali che intervenendo così numerosi nel dibattito consiliare hanno offerto spunti di riflessione e soprattutto hanno dato alla città e fuori della città l’immagine di un consiglio comunale che è attento ai bisogni della parte più debole della città, “alla quale noi – ha detto inoltre Franz Caruso -abbiamo riservato tante attenzioni in un momento in cui, purtroppo, tanti sono i tagli che provengono dal governo.

A questo settore, se possibile, riserveremo non solo attenzione, ma anche risorse per dare risposte a questa parte del bisogno che riguarda soprattutto la parte più debole, quella dei disabili avanti nell’età. Per loro c’è stato un impegno ancora più forte e un’attenzione maggiore da parte della nostra Amministrazione che ha destinato beni importanti alla creazione di centri che possono offrire assistenza alle persone prive di supporto assistenziale. Non è un caso che abbiamo destinato immobili importanti a Sant’Ippolito per creare il “Caffè Alzheimer” che ha dato risultati importanti. Ma siamo andati anche oltre, perché- ha spiegato Franz Caruso – abbiamo destinato risorse importanti per sottrarre dal piano delle alienazioni un altro immobile altrettanto significativo, come quello della scuola destinata al Caffè Alzheimer, che era la vecchia circoscrizione di Sant’Ippolito. E lì abbiamo creato il Centro per l’autismo. Stiamo dando vita ad un polo di assistenza anche sanitaria a favore dei soggetti più deboli che sono i nostri ammalati di Alzheimer e di autismo. L’attenzione che oggi abbiamo posto nel dare il via libera al tavolo tecnico, riguarda chi è portatore di una disabilità piccola o grande che sia, che in città si scontra con un atteggiamento che non è soltanto quello dell’esistenza ancora di barriere architettoniche, ma è anche quello delle barriere culturali. Lo stesso si verifica nel trasporto pubblico locale nel quale non disponiamo di mezzi che consentono al disabile di vivere autonomamente la sua disabilità utilizzando i mezzi pubblici perché non ci sono quelli dotati degli accorgimenti necessari. Su questo dobbiamo fare tanto e lavorare”.

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