Cosenza, operazioni bancarie non trasparenti. Risparmiatrice e impresa risarciti con 140mila euro
L'arbitro presso la Consob, ha nuovamente condannato la Banca Popolare di Bari S.p.A, divenuta ora BDM S.p.a,. alla restituzione di 50mila euro in favore di una risparmiatrice e 90mila euro ad un’impresa
COSENZA – Operazione bancarie non trasparenti: due nuove decisioni dell’Arbitro presso la Consob, che accogliendo il ricorso promosso dall’Avvocato Fernando Scarpelli, delegato calabrese di ADUSBEF – APS (Associazione a difesa dei consumatori e degli utenti), ha nuovamente condannato la Banca Popolare di Bari S.p.A, divenuta ora BDM S.p.a. Banca condannata alla restituzione in favore di una risparmiatrice e di un’impresa cosentina, delle somme investite in azioni delle stessa Banca per complessivi euro 140.000. Si tratta delle decisioni n. 11014 e n.11015 rese il 31 Ottobre scorso dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie che consolidano l’orientamento favorevole ai risparmiatori che hanno subito perdite a causa di operazioni bancarie non trasparenti da parte della Banca Popolare di Bari S.p.a.
Valutazione inadeguata dei profili di rischio
In entrambi i ricorsi, l’avvocato Fernando Scarpelli, ha contestato la mancanza di informazioni adeguate e la valutazione inadeguata dei profili di rischio in relazione all’acquisto di azioni illiquide. Sul piano tecnico alla banca è stata contestata la violazione delle normative vigenti. Nonostante la banca abbia difeso il proprio operato, l’Arbitro Consob ha ritenuto che non avesse fornito un’informazione adeguata in concreto, impedendo agli investitori di fare scelte d’investimento consapevoli, evidenziando l’inadeguatezza nella valutazione dell’appropriatezza dell’investimento da parte della banca. Da qui è conseguito il risarcimento pari, con la prima decisione a € 49.838,68; con la seconda, alla somma di euro 90.000,00.
Scarpelli: “operazioni bancarie non trasparenti”
“Questa vittoria premia il nostro lavoro – ha dichiarato l’avvocato Fernando Scarpelli, che ha assistito i risparmiatori soci ADUSBEF- APS. Con queste ennesime decisioni l’Arbitro Consob ribadisce il comportamento non corretto tenuto dalla banca nel collocamento delle azioni, ora sarà necessario un ulteriore passaggio davanti il giudice ordinario ”.