COSENZA – Le mani solidali che cuciono la speranza. Nel giorno in cui ricorre la Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili e contro la pratica dell’infibulazione, diffusa in numerosi paesi del Mondo, l’associazione La Terra di Piero presenta un’iniziativa per combattere, con l’arma della cultura e dell’istruzione, una vera e propria barbarie: l’infibulazione. Così la definisce Sergio Crocco, presidente dell’associazione: «un tema per noi, che andiamo spesso in Africa nei villaggi Masai, fondamentale. Non possiamo certo risolvere questo fenomeno, ma possiamo tentare di far diminuire questa pratica attraverso la cultura, l’istruzione. Abbiamo notato che, dove ci sono più scuole, questa pratica è meno diffusa. L’istruzione apre davvero la mente e in quei posti ancora di più».
«L’infibulazione in ben 54 Stati è vietata dalla legge, ma viene praticata per via di una tradizione millenaria. Non è forzata e le bambine possono rifiutarsi, ma essendo appunto una tradizione, molto spesso al compimento del 14° anno, sono le ragazze a decidere di volersi sottoporre alla mutilazione. La cultura però può rappresentare un modo per sottrarre anche poche bambine a questa barbarie». La presentazione dell’iniziativa si è tenuta questa mattina nel ‘quartier generale’ dell’associazione intitolata a Piero Romeo, alla presenza di tante donne che hanno realizzato gran parte delle coperte.
Infibulazero: “Non sporcate la purezza, per favore”
Per fare qualcosa, come sempre con concretezza e spirito di solidarietà, la Terra di Piero, ha agito e promosso un’azione colorata e straordinaria: tantissime persone hanno contribuito, attraverso la realizzazione all’uncinetto di piccole coperte, per dar vita ad una coperta gigantesca, che invaderà letteralmente piazza Bilotti nelle giornate del 2 e 3 marzo prossimi. La vendita delle coperte servirà a finanziare la realizzazione di una scuola in un’area al confine con il Malawi.
La partecipazione e le ‘uncinette’ che hanno lavorato ad Infibulazero è stata aperta a tutti, ed hanno partecipato anche Rsa, case circondariali, Pro Loco. Numerose inoltre, sono state le coperte arrivate anche da altre zone d’Italia: Sicilia, Sardegna, e ancora da Roma, Terni, Bergamo. Sono circa 1.500, custodite in quello che viene definito il ‘caveau’ di questa calda ondata di solidarietà, il convento dei padri passionisti di Laurignano, dove si trova il punto di raccolta.
La Terra di Piero dunque, sorprende ancora una volta con un’iniziativa straordinaria ma in cantiere ci sono anche tanti altri progetti tra cui la possibilità di portare un’ambulanza in Senegal per favorire gli spostamenti all’ospedale per le persone ammalate di lebbra. E ancora un parco inclusivo intitolato all’icona della musica cosentina, Mario Gualtieri, e un altro parco accessibile a tutti, anche alle persone disabili, dedicato al giovane Giampiero Tarasi, scomparso prematuramente in un tragico incidente. L’appuntamento per ammirare la distesa di coperte realizzate dalle sapienti mani delle ‘uncinette‘ e contribuire al progetto dell’associazione cosentina, è per i prossimi 2 e 3 marzo. Ancora una volta La Terra di Piero produce concretamente solidarietà.