Cosenza, quando ricevere assistenza (fisica e telematica) dall’INPS diventa un’odissea
Prenotazioni fisiche agli sportelli di Piazza Loreto dopo minimo 7-10 giorni, operatori dei Contact center Inps che non rispettano gli appuntamenti o non conoscono la pratica, anziani alle prese con Spid, Cie e App. L'odissea di chi ha bisogno di assistenza
COSENZA – Tutto iniziò con l’arrivo del Covid-19: come in tutte le città d’Italia, anche gli uffici Inps di Pizza Europa a Cosenza chiusero agli utenti, con diniego assoluto di accesso fisico agli sportelli dell’Inps per assistenza, con la sola possibilità di effettuare tutto telematicamente o telefonicamente. Poi, ad emergenza passata, l’Inps ha si riaperto le sedi al pubblico, riattivando anche in presenza i servizi di informazione di primo livello e di consulenza al cittadino, ma da oramai quasi 3 anni l’accesso fisico delle persone a questi servizi avviene solo su prenotazione attraverso l’utilizzo dell’App o del servizio automatico di prenotazione sportelli. L’accesso fisco senza prenotazioni è possibile solo per richiedere la stampa di documenti e certificati come ad esempio il cedolino pensioni l’estratto conto contributivo o un duplicato MAV. Ma per chi ha invece necessità di assistenza si deve per forza passare dalla prenotazione.
Inps i disservizi per anziani e famiglie con ADI
Il problema, come hanno evidenziato diversi utenti, inizia già nel prenotare fisicamente un appuntamento ad uno sportello a stretto giro: praticamente impossibile, visto che spesso il primo giorno utile spesso arriva non prima di 5-10 giorni. Quando anche si sceglie il servizio di informazione tramite ricontatto telefonico, anziché tramite accesso diretto alla sede INPS, non si vene praticamente quasi mai ricontattati nella data stabilita.
Oramai si cerca di risolvere qualsiasi tipo di pratica esclusivamente in modo telematico. E per le persone anziane o chi ha poca dimestichezza con la tecnologia, può trasformarsi in una vera e propria odissea. Chi decide di farsi aiutare telematicamente finisce in una vera e propria giungla: appuntamenti non rispettati, telefonate brevissime e risposte lapidarie che non risolvono il problema, addetti che non conoscono la pratica. E se si ha la fortuna di trovare l’addetto giusto ed ottenere una risposta dopo pazienti giorni di attesa, bisogna essere pronti a fornire codici, dati e documenti. “Addirittura – spiega un utente – sono stato chiamato dall’Inps ma solo per sapere se ero stato contattato il giorno dell’appuntamento prefissato“. Parliamo di anziani che hanno necessità di assistenza sulle pensioni, famiglie con l’assegno unico di inclusione e così via.