Cosenza, recupero del centro storico. Caruso: “Serve il lavoro di tutti i parlamentari”
Così il sindaco Franz Caruso rispondendo alle dichiarazioni del deputato Alfredo Antoniozzi: "condivido la sua idea per intervenire sugli immobili privati"
COSENZA – “Sono da sempre fortemente convinto che il nostro Centro Storico sia tra i più belli d’Italia, da salvaguardare, tutelare e valorizzare, anche perché attraverso il patrimonio storico/artistico che in esso è conservato è possibile rilanciare la crescita dell’intera città e di tutta la nostra vasta area urbana. Per tale ragione, sin dal mio insediamento ho inseguito e raggiunto l’obiettivo di non perdere i finanziamenti CIS, grazie ai quali tante opere ed azioni si stanno portando avanti nella parte antica della nostra città contribuendone a cambiarne il volto per restituirlo agli antichi fasti”. Così il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, rispondendo alle dichiarazioni del deputato cosentino Alfredo Antoniozzi sul centro storico.
“In questa ottica ringrazio il vicecapogruppo di FDI alla Camera, Alfredo Antoniozzi, che invita al lavoro comune e corale dell’intera classe parlamentare, a prescindere dalla ideologia politica, per proseguire nella strada intrapresa dalla mia amministrazione. Con l’amico Antoniozzi, sono da tempo convinto, che c’è ancora bisogno di fare tanto per il nostro Centro Storico, a cominciare dagli immobili privati il cui degrado deve essere arginato e fermato. A tal fine da tempo ipotizzo, condividendo l’idea con l’On. Antoniozzi, la presentazione di una proposta di legge dello Stato che possa finanziare l’intervento dell’Ente locale sulla proprietà privata e di cui a suo tempo avevo ampiamente discusso anche con l’On. Anna Lauro Orrico che ne aveva addirittura tracciato una bozza. D’altro canto questa è una idea che ho lanciato tre anni fa in campagna elettorale e che ho ribadito in occasione della presentazione del dossier per la candidatura di Cosenza a capitale della cultura, a cui, già allora, aveva pienamente aderito, per come detto, Alfredo Antoniozzi”.