Cosenza: Tavolo Tecnico sulle Disabilità, Rende «opportunità per rendere il Comune più inclusivo»

"Deve diventare il punto di riferimento per costruire un progetto di vita della persona con disabilità personalizzato, creando sinergie tra i vari settori"

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COSENZA – “Viva soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio comunale, del Regolamento sul Tavolo Tecnico sulle Disabilità, al quale abbiamo lavorato per mesi in Commissione “Welfare”, in collaborazione con l’assessorato comunale al ramo e le associazioni FISH, FAND, Forum del Terzo Settore, ANGSA, ANFFAS e AISLA, che sentitamente ringrazio”. E’ quanto dichiara la consigliera Bianca Rende dopo il Consiglio comunale di ieri, aggiungendo che “l’istituzione del Tavolo sulle Disabilità ci consente di segnare un passo avanti nella considerazione dei bisogni dei soggetti resi più fragili da una disabilità, permanente o temporanea”.

“Non resti solo sulla carta”

“Passo che non dovrà rimanere solo sulla carta, e che non è solo una risposta a una necessità, ma una vera e propria opportunità per rendere il Comune più inclusivo, sostenibile e attento ai diritti di tutti i cittadini. Deve, anzi, diventare il punto di riferimento per costruire un progetto di vita della persona con disabilità personalizzato, creando sinergie tra i vari settori (scuola, lavoro, sociale, sanità) e collaborando con le associazioni di disabilità, le famiglie e le istituzioni”.

“In particolare – aggiunge – l’attività del tavolo dovrà muoversi lungo cinque direttrici:

1. Formazione e orientamento: offrendo informazioni chiare e strumenti adeguati a famiglie e persone con disabilità per costruire quel progetto di vita che rispecchi le loro aspirazioni.
2. Inclusione sociale e lavorativa: promuovendo l’accesso al lavoro, alla formazione, al volontariato e ad altre opportunità che possano favorire l’autonomia e l’indipendenza.
3. Supporto psicosociale: garantendo che le persone con disabilità ricevano il supporto emotivo e psicologico necessario per affrontare le sfide quotidiane e progettare il loro futuro con fiducia.
4. Sostegno alle famiglie: le famiglie devono essere parte integrante del progetto, ma devono anche ricevere formazione e supporto per essere in grado di orientarsi nel sistema dei servizi e sostenere i propri cari in modo efficace.
5. Accesso alle tecnologie assistive e servizi personalizzati: le tecnologie e i servizi devono essere progettati su misura per le esigenze di ciascuna persona, favorendo la comunicazione, la mobilità, e l’accesso alle informazioni.

“Solo se saprà integrare questo approccio orientato al progetto di vita – conclude la consigliera Rende – il tavolo tecnico per la disabilità, potrà davvero fare la differenza e non solo costituire luogo di confronto e risoluzione di problematiche. L’obiettivo finale è infatti quello per cui ognuno possa partecipare pienamente alla vita della comunità, sentendosi realizzato e in grado di contribuire al proprio futuro, senza limiti imposti dalla disabilità”.

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