COSENZA – Personale in servizio presso quest’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Cosenza, diretta dal Questore dr. Giuseppe Cannizzaro, ha tratto in arresto un cosentino di 59 anni, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali in danno della propria coniuge. In particolare, a seguito di una segnalazione di aggressione a danno di una donna ad opera del proprio marito, pervenuta sul Numero Unico d’Emergenza, un equipaggio della Squadra Volante si è recata nel centro storico della città.
La richiesta di un rapporto sessuale e le botte
Sul posto, gli operatori di polizia hanno rintracciato la donna che aveva chiesto aiuto. In evidente stato di agitazione e con chiari segni di percosse sul volto e sul corpo, ha riferito che nella serata precedente, il compagno, in evidente stato di ebbrezza alcolica, si era presentato nella stanza da letto, ove la stessa dorme da sola, con il chiaro intento di pretendere un rapporto sessuale non consenziente. Dopo una breve e accesa discussione, il marito, contrariato dal rifiuto ricevuto, ha afferrato la propria moglie per i capelli facendola rovinare a terra per poi percuoterla con calci e pugni su tutto il corpo finché la stessa non è riuscita a divincolarsi e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
La donna finisce al Pronto Soccorso, arrestato il marito
Per le percosse subite la donna è stata soccorsa dagli operatori del 118 ed è stata trasportata presso il locale Pronto Soccorso dove, al termine degli accertamenti sanitari, è stata dimessa con una prognosi di 30 giorni per le lesioni riscontrate, con la necessaria ed ulteriore prescrizione di una valutazione specialistica psicologica ritenuta necessaria per superare il disturbo da stress psicologico subito. Al termine dell’attività, il soggetto resosi responsabile dei fatti descritti è stato tratto in arresto in flagranza di reato in quanto ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso l’Ufficio di Procura del Tribunale di Cosenza, tradotto presso la locale Casa Circondariale.
A seguito di udienza di convalida ed interrogatorio di garanzia, il giudice dibattimentale ha convalidato l’arresto disponendo, nei confronti dell’indagato, la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.