COSENZA – Il Centro Antiviolenza “R. Lanzino” di Cosenza, aderendo alla manifestazione nazionale diffusa della rete “D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza”, si appella alla comunità per aderire al flash-mob contro la violenza maschile sulle donne, in programma domani, sabato 9 novembre. L’appuntamento è per le 18 in piazza Carratelli (Fontana di Giugno).
“Ogni giorno i centri antiviolenza come il nostro ascoltano e accolgono le donne che vivono differenti situazioni di violenza fisica, psicologica, economica. Siamo accanto a loro, accompagnandole in percorsi di uscita dalla violenza, sostenendo il loro processo di autodeterminazione ed empowerment”.
“Tuttavia, senza un aiuto concreto e continuativo – scrive il centro intitolato a Roberta Lanzino – il nostro lavoro diventa sempre più difficile. A dimostrazione di ciò, i numeri parlano chiaro: i femminicidi continuano ad essere moltissimi. Queste vite spezzate condividono una sola matrice: la violenza patriarcale che nega il diritto alle donne di vivere libere”.
“Una battaglia per ogni donna, in ogni luogo, ogni giorno”
“Questi sono i motivi per cui il 9 novembre occuperemo, insieme alle altre attiviste dei Centri Antiviolenza della rete D.i.Re, gli spazi pubblici di molte città italiane, da nord a sud. Abbiamo bisogno di più investimenti e azioni concrete per affrontare e contrastare la violenza, sia da parte della società civile che dalle istituzioni. Ad oggi non esistono strategie strutturate e durature in materia di prevenzione e contrasto della violenza. Siamo stanche di piangere le nostre sorelle, le vostre promesse non ci bastano più!”, afferma il Centro Antiviolenza.
“Per questo rivolgiamo il nostro invito a tutte le persone che sentono propria la responsabilità di agire contro la violenza maschile, chiedendo di scendere in piazza al nostro fianco. La nostra battaglia è per ogni donna, in ogni luogo, ogni giorno. È il momento di unirci e far sentire la nostra voce per un cambiamento radicale, abbiamo bisogno di impegno e responsabilità da parte di tuttə. Rabbia e rivoluzione non si fermano!”.