Una convenzione, tra il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e il soprintendente Mario Pagano, è stata firmata il 26 settembre scorso. Il programma di attività di ricerca si articolerà su quattro siti.
COSENZA – Al via ricognizioni sul terreno, rilievi, catalogazione, indagini diagnostiche, monitoraggio e restauro dei beni archeologici, saggi di scavo, attività didattico-educative e divulgative, pubblicazioni e mostre anche multimediali sui beni archeologici mobili e immobili presenti nel territorio comunale di Cosenza. I siti nei quali avrà inizio l’indagine sono quattro: la confluenza Crati-Busento, l’area del Ponte degli Alimena a Mendicino, il torrente Lassa tra Cosenza e Dipignano e la grotta Lippusa di Domanico.
Nell’intesa siglata Occhiuto e Pagano, è prevista anche la nascita di un comitato tecnico-scientifico composto dal soprintendente e dai funzionari Emilio Minasi e Giovanna Verbicaro per il Ministero, mentre entro la fine di ottobre il Comune nominerà i suoi esperti. L’accordo prevede anche la ricostruzione del centro storico, archeologico, paleogeologico e topografico nel quale si colloca il celebre episodio della morte e sepoltura di Alarico, nel letto del Busento. A tal proposito il Comune e la Soprintendenza si impegnano a ricercare fonti di finanziamento, sponsorizzazioni ed erogazioni liberali, anche utilizzando lo strumento dell’Art Bonus. La direzione scientifica dell’indagine verrà affidata alla Soprintendenza mentre potranno partecipare anche le associazioni di volontariato riconosciute dal Mibact.