Ancora critiche e denunce per i cinque dirigenti esterni del Comune di Cosenza nominati dall’amministrazione Occhiuto.
COSENZA – La vicenda della nomina dei dirigenti esterni evidenzia lo scarso senso di responsabilità istituzionale con il quale si amministra Palazzo dei Bruzi. Il bando in questione è quello relativo al conferimento di cinque incarichi dirigenziali a tempo determinato pubblicato dal Comune di Cosenza il 28 luglio 2016. Bando che aveva indotto i consiglieri di minoranza a presentare un’interrogazione a risposta scritta per avere maggiori delucidazioni sull’iter seguito. Tale interrogazione, indirizzata anche alla Corte dei Conti, al Ministero dell’Economia e Finanze, al Ministero dell’Interno, al Prefetto di Cosenza, all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Procura di Cosenza, non ha fatto registrare le dovute e sperate risposte. In particolare si segnala l’inopportunità delle nomine per i settori Personale e Controllo di gestione e Cultura, Turismo e Spettacolo, nomine che evidenziano una gestione padronale della cosa pubblica visto che, per il primo settore, la scelta è caduta su chi aveva già fatto parte della struttura personale del Sindaco a Palazzo dei Bruzi per poi seguirlo, alla Provincia, con una nomina a dirigente dell’ufficio legale; mentre per quanto riguarda il secondo settore la scelta è caduta su un soggetto che gestisce in forma privata un importante e storico immobile del patrimonio comunale.
Nella richiesta di chiarimenti, relativa al bando, la minoranza evidenziava che “una tale decisione della Pubblica Aministrazione procedente, sia da ritenersi in contrasto con la vigente normativa disciplinante il conferimento di incarichi, nonché, in generale, le modalità di accesso alla dirigenza pubblica. Invero, essendo la procedura selettiva anteriore all’adozione dei D.Lgs. attuativi degli articoli 8,11,17, della legge 7 agosto 2015, dovrà applicarsi, al caso di specie, quanto disposto dalla legge di stabilità 2016 sul legittimo esercizio delle facoltà di conferire incarichi dirigenziali, a tempo determinato. La norma in argomento, comporta il contingentamento dei posti di funzione che le amministrazioni sono dirette ad assegnare, mediante la fissazione ope legis di un vincolo di indisponibilità su parte degli organici in dotazione. Tanto comporta, la “impossibilità giuridica per gli Enti di riferimento di disporne validamente la copertura, mediante l’instaurazione di rapporti di lavoro ad hoc, agli effetti equivalente ad un blocco assunzionale parziale”. Il Circolo 3 del PD di Cosenza auspica che si possa porre limite alle scelte effettuate da un’amministrazione comunale sempre più miope dinanzi ai problemi della città e che mette sotto scacco qualsiasi forma di logica meritoria.