Importante il messaggio lanciato dal vescovo durante l’omelia agli operatori della Polizia di Stato: “Combattete per la giustizia ma con pazienza mitezza e carità”.
COSENZA – Si è tenuta ieri al Duomo di Cosenza la celebrazione del rito religioso in occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, alla presenza di vertici e rappresentanti della Polizia di Stato, delle forze dell’ordine e delle istituzioni. In Cattedrale tra gli altri, il Prefetto di Cosenza Paola Galeone, il questore Giovanna Petrocca, ma anche numerosi sindaci, operatori e vertici della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, dei Vigili del fuoco ed il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra.
Il Questore Petrocca ancora una volta ha voluto sottolineare l’importanza del rapporto di vicinanza della Polizia di Stato ai cittadini ma anche l’impegno nella solidarietà: “Anche oggi che celebriamo il nostro patrono, vogliamo essere vicini alla gente e alla città. Per questo motivo abbiamo anche organizzato dopo la messa in Cattedrale, uno spettacolo di beneficenza insieme all’Ail, associazione per la lotta alle leucemie, linfomi e mielomi, finalizzato a raccogliere fondi per la ricerca e anche per il nostro fondo assistenza, il “Piano Marco Valeri” che prevede assistenza per i bambini figli dei nostri dipendenti affetti da tumore. Il nostro dovere – sottolinea la d.ssa Petrocca – è in primo piano ma ritengo che tra i nostri doveri ci sia quello di stare vicino alle persone che soffrono e che hanno bisogno”.
Alla città diciamo “Noi ci siamo”
“Siamo qui per ascoltare i cittadini – ha sottolineato il Questore – e ci auguriamo che la nostra presenza dia un significato di garanzia alla loro sicurezza. Non devono avere paura di denunciare soprusi, violenze, atti intimidatori qualsiasi cosa costituisca un pericolo per loro. Noi ci siamo e vogliamo esserci sempre di più e la gente deve avere fiducia nelle forze dell’ordine e nella polizia. Cosenza sta diventando una città sicura“.
Durante la celebrazione religiosa, importanti sono state le parole del vescovo, Mons. Francesco Nolè, rivolte a chi è impegnato nell’antimafia soffermandosi sulla necessità di educare soprattutto i giovani alla legalità, attraverso la famiglia, la scuola, la Chiesa e la società. Per combattere la criminalità – sottolinea il vescovo – è necessario anche formare le coscienze partendo dalla famiglia nella quale instaurare un clima di fiducia e serenità. Non servono i soldi che lo Stato dà alle famiglie se poi dentro si creano muri e c’è difficoltà nel confrontarsi”. E rivolgendosi agli operatori della sicurezza li definisce modello per i ragazzi”. Un’omelia pensata per le giovani generazione alle quali far capire che “non si può avere tutto dalla vita senza sacrifici e lavoro”. Rivolgendosi poi alla Polizia e a chi opera per combattere per la giustizia e contro la criminalità un monito: “agite con pazienza, mitezza e carità”.
Al termine della funzione religiosa, i festeggiamenti si sono spostati al teatro Rendano di Cosenza dove la “Don Gua Orchestra” si è esibita nel musical “Jesus Christ Superstar”. Un evento a scopo benefico per raccogliere fondi a favore di Ail Cosenza Fas Onlus e del Piano Marco Valerio – Fondo Assistenza per il personale della Polizia di Stato.