Oncomed, nel cuore del centro storico nasce l’ambulatorio oncologico gratuito per indigenti

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E’ stato inaugurato a Cosenza lo studio medico oncologico gratuito e multidisciplinare per indigenti, creato dall’Associazione Onco Med.

 

COSENZA – La cerimonia si è svolta presso la sala Nova del Palazzo della Provincia di Cosenza e successivamente nei locali dell’Associazione (Corso Telesio, 142) e ha visto l’intervento dei medici e dei volontari che hanno dato vita a questa importante iniziativa. Francesca Caruso, Presidente di Onco Med, ha introdotto l’evento presentando i componenti del direttivo dell’Associazione: A. Caputo (oncologia generale), M. Verta (gastroenterologia), R. Mocciaro (ginecologia), P. Morrone (dermatologia), F. Benincasa (Tesoriera) e l’avvocato F. Mosciaro che si occuperà di allestire uno “Sportello dei diritti del malato di tumore” e fornire ai pazienti e ai loro familiari informazioni relative all’assistenza sanitaria, alle prestazioni assistenziali e previdenziali e alla tutela giuridica del malato lavoratore.

Francesca Caruso ha precisato, poi, nel corso dell’intervento che l’associazione consentirà, nei locali del centro storico, consulti gratuiti a indigenti, al fine di effettuare consulenze mediche in diversi ambiti grazie alla disponibilità di medici e professionisti di altre discipline specialistiche legate a patologie oncologiche: gastroenterologia, ginecologia, urologia, dermatologia, pneumologia, endocrinologia, terapia del dolore, psicologia, psiconcologia, scienza della nutrizione e terapia della riabilitazione. Saranno, inoltre, effettuate trasfusioni di sangue a domicilio in forma volontaria, a cura dell’equipe del Centro trasfusionale dell’ospedale di Cosenza diretto dal prof. Francesco Zinno.

L’accesso alle visite sarà totalmente gratuito per persone che presentino criteri di indigenza (reddito ISEE non superiore a 10 mila euro) con fattori di rischio o familiarità nel campo oncologico. La sede dell’associazione, operativa dal prossimo 4 novembre, sarà inizialmente aperta due pomeriggi alla settimana, con una turnazione dei medici e degli altri professionisti, con specialistica diversa in giorni diversi e per esami di primo livello. Si potrà prenotare attraverso un numero telefonico (attivo un solo giorno alla settimana in determinati orari) da metà ottobre e prenotare la specialistica (e non lo specialista). Ai cittadini ammessi alle visite verrà consegnata, al loro primo accesso, una tessera gratuita con tre bollini, che costituiranno il percorso di prevenzione (e non di cura). Quelli a cui verrà diagnostica una sospetta neoplasia, o che necessiteranno di terapie riabilitative o esami diagnostici più approfonditi, verranno indirizzati alle strutture pubbliche più idonee. Verrà, infine, organizzata, con cadenza mensile, la giornata di incontro psiconcologico, per consentire un supporto ai malati di tumore e alle loro famiglie.

A margine della cerimonia abbiamo chiesto a Francesca Caruso un approfondimento su questa attività che la sua Associazione si appresta a iniziare.

Perché creare uno studio medico oncologico con caratteristiche particolari?

«Intanto lo studio medico Onco Med ha come obiettivo primario la cultura della prevenzione. Oggi sappiamo che la prevenzione ha dei costi, a volte alti, che purtroppo non tutti possono affrontare. E non stiamo parlando solo dei cosiddetti “nuovi poveri” ma oggi anche la famiglia di un operaio che paga un fitto di casa e con figli a carico, può essere definito indigente. Dunque affrontare una serie di visite specialistiche può risultare molto difficile. Noi offriamo un percorso di prevenzione oncologica costituito non solo dalle visite gratuite ma anche dalla condivisione, in caso di patologia, delle decisioni terapeutiche da fornire al paziente».

Certamente la tua esperienza personale è servita a spingerti in un avventura che oggettivamente non si presenta per niente facile. Quello che è interessante capire è come hai fatto a coinvolgere tanti professionisti, appartenenti a discipline diverse?

«Devo dire che a differenza di quello che mi sarei aspettata, ho trovato la disponibilità di tanti professionisti, in primis il mio oncologo, il dott. Antonio Caputo che ha accolto con entusiasmo, quella che sarebbe potuta sembrare un follia. Poi si sono uniti tutti gli altri, alcuni coinvolti da me, altri che hanno offerto con gioia il loro tempo e la loro professionalità. E poi è diventata quasi una gara di solidarietà e generosità ed io non posso che esserne felice. Ad oggi, di Onco Med fanno parte medici e altri professionisti tra le eccellenze calabresi e questa cosa mi riempie d’orgoglio».

Pensi che tanti professionisti possano lavorare in team e, conseguentemente, in rete per dare tutta l’assistenza necessaria ai malati e alle loro famiglie?

«Beh, io penso proprio di sì. Obiettivo di questa squadra è quello garantire al paziente una consulenza diretta e condivisa sulle diagnosi, su un eventuale programma terapeutico da adottare ma anche su un indirizzo delle offerte delle migliori competenze e tecnologie diagnostiche, validate dai più recenti dati della letteratura, presenti nelle strutture pubbliche della nostra regione. In Onco Med si lavorerà in team perché con la collaborazione ed il confronto, si raggiungerà l’obiettivo con più successo».

Quanti volontari saranno coinvolti per assicurare il funzionamento della struttura?

«A parte i medici, che sono circa 12, c’è una tesoriera molto oculata, un avvocato che si occuperà dello sportello dei diritti del malato di cancro e poi tanti giovani che ci daranno una mano nei turni dello studio e nelle tante manifestazioni che intendiamo fare. Poi la porta di Casa Onco Med è sempre aperta per chi deciderà di far parte della famiglia. La cosa che mi preme sottolineare è che da noi non sono benvenute le persone che cercano guadagno, visibilità e un posto al sole»

Non è tempo di bilanci, siete ancora all’inizio di un cammino che si prospetta non privo di difficoltà, ma tu personalmente quando ti riterrai soddisfatta di aver raggiunto l’obiettivo prefissato o essere sulla buona strada per farlo?

«Quando avremo soddisfatto il maggior numero possibile di richieste di assistenza. Lo studio andrà a pieno regime agli inizi di novembre ma già abbiamo tantissime richieste. Questo da una parte ci rende felici, dall’altra ci rende consapevoli, con grande amarezza, delle difficoltà oggettive vissute da tante famiglie. Noi non vogliamo sostituirci alle strutture pubbliche e private, anche perché non ne avremmo la forza. Vorremmo però fare da tramite e da punto di primo riferimento per chi vive serie difficoltà economiche. Quando avremo raggiunto questo obiettivo, mi riterrò soddisfatta».

In questi casi, come nelle premiazioni, è tempo di ringraziamenti almeno per il fatto che state per iniziare il cammino programmato. Chi ti senti di ringraziare, in particolare?

«Sicuramente l’avv. Enzo Paolini, senza il quale non avremmo potuto iniziare questa avventura in meno di tre mesi. E’ merito suo se Onco Med ha una sede che tra l’altro ci è stata data in comodato d’uso gratuito e poi i tanti sostenitori che ci stanno supportando e che spero continuino a farlo».

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