A Cosenza maxi blitz “Recovery”: ‘ndrangheta e droga, 142 indagati. Arrestate 129 persone – NOMI

L'operazione vede al centro in particolare il traffico di stupefacenti. Sospeso anche un finanziere indagato nel blitz di questa mattina

COSENZA – E’ scattata alle prime ore di oggi un’imponente operazione, ribattezzata “Recovery“, a Cosenza ed in altri centri del territorio nazionale. Un’operazione congiunta dei carabinieri di Cosenza, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza coordinata dal procuratore di Catanzaro, Vincenzo Capomolla. Nella blitz della Dda sono finite persone ritenute appartenenti alla cosca dei Lanzino-Patitucci e del clan degli zingari attivi nel capoluogo bruzio e nell’hinterland.

Maxi Operazione Recovery: ‘ndrangheta e droga

Sono in totale 142 gli indagati e centinaia le misure cautelari eseguite nei confronti di soggetti, accusati a vario titolo di associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle modalità e finalità mafiose, nonché in ordine ad altri numerosi delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose. Operazione incentrata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, in particolare marijuana, hashish, eroina e cocaina. Droga che arrivava a Cosenza anche da “fornitori” reggini, in particolare l’eroina e cocaina “rifornita” dal gruppo guidato da Filippo Meduri.

Patitucci e porcaro

Clan “Lanzino-Patitucci”, Gli “Zingari” e l’attività legata alla droga

In corso l’attività del personale delle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro, della SISCO di Catanzaro e dello SCO, i Finanzieri del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza, con il GICO del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e lo SCICO di Roma, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Colpiti esponenti del clan “Lanzino-Patitucci” e l’attività legata al traffico di stupefacenti ma anche presunti esponenti legati al cosiddetto clan degli ‘Zingari‘. I due gruppi avevano il predominio di tutte le piazze di spaccio e gestivano lo smercio di diverse sostanze dall’area urbana che si estendeva anche alla sibaritide e al Tirreno grazie all’appoggio di altri gruppi. Tra i nomi finiti al centro dell’inchiesta, quello di Francesco Patitucci e Roberto Porcaro imputati anche nel processo “Reset” sulla ‘ndrangheta cosentina e in corso dinanzi al tribunale di Cosenza.

Le indagini e le dichiarazione dei pentiti

L’operazione che arriva al termine di una complessa e articolata attività investigativa condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura della Repubblica di Catanzaro, sviluppata attraverso una serie di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche con l’analisi delle immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza, servizi di geolocalizzazione, appostamenti, controlli, perquisizioni e sequestri. Ma l’attività degli investigatori si è avvalsa anche delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sulla base di quanto emerso dall’inchiesta “Reset” sui come operavano i vari gruppi criminali con il rifornimento e lo spaccio dello stupefacente.

Carabinieri operazione Cosenza

I sottogruppi criminali della città di Cosenza dell’Hinterland

La gravità indiziaria acquisita a livello cautelare ha riguardato anche il parallelo sodalizio, operante sotto l’egida e nel contesto della medesima consorteria ‘ndranghetista, dedito al traffico di sostanze stupefacenti di vario genere, nel quadro di quello che gli inquirenti ipotizzano come il sistema che governa tutti i rapporti tra i vari sottogruppi criminali della città di Cosenza e del suo hinterland, nonché numerosi reati in materia di traffico e spaccio diffuso di sostanza stupefacente di diverso tipo, ma anche estorsioni, tentate e consumate, connesse al traffico della sostanza stupefacente, lesioni personali aggravate e reati in materia di armi, anche con l’aggravante mafiosa, nonché delitti di furto, tentato e consumato.

polizia carabinieri

Un finanziere tra gli indagati. In 109 finiscono in carcere

C’é anche un appartenente alla Guardia di finanza tra le persone indagate nell’inchiesta “Recovery”. Si tratta di Enrico Dattis. A suo carico é stata applicata la misura interdittiva della sospensione dal servizio. La gran parte delle persone coinvolte nell’operazione, sono state condotte in carcere. Dei 142 indagati, infatti, 109 sono stati destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, 20 di quella degli arresti domiciliari, 12 dell’obbligo di dimora e una della misura interdittiva.

In carcere sono finiti

Cosimo Abbruzzese detto Cocchino
Salvatore Ariello
Luigi Avolio
Bruno Bartolomeo
Giuseppe Bartolomeo detto Geppino
Gaetano Bartone
Antonio Basile
Enzo Bertocco
Antonio Bevilacqua detto il Topo
Leonardo Bevilacqua
Carlo Bruno
Dimitri Bruno
Umberto Cacozza
Francesco Bruno
Pietro Calvelli
Antonio Capalbo Caputo detto Totonno
Giuseppe Caputo
Vincenzo Caputo
Augusto Cardamone
Giuseppe Carolei
Simone Carrieri
Giuliano Caruso
Stefano Carolei
Luisiana Castiglia
William Castiglia
Fabio Ciarlo
Egidio Cipolla
Fabiano Ciranno
Umberto Franco Conforti
Marco D’Alessandro
Adolfo D’Ambrosio
Pamela D’Ambrosio
Andrea D’Elia
Attilio D’Elia detto Cristian
Massimiliano D’Elia
Valentino De Francesco
Maurizio Della Cananea
Francesco Costantino De Luca
Pietro De Marci detto Coccobill
Maria De Rose
Mattia De Rose
Armando De Vuono
Vanessa De Vuono
Michele Di Puppo
Paolo Elia
Immacolata Erra
Manuel Esposito
Gianluca Fantasia
Simone Ferrise
Marco Foggetti
Luigi Antonio Capalbo
Cristian Giordano
Francesco Gentile
Pasquale Germano

Silvia Guido
Francesco Costantino De Luca
Maria De Rose
Mattia De Rose
Armando De Vuono
Vanessa De Vuono
Michele Di Puppo
Paolo Elia
Immacolata Erra
Manuel Esposito
Gianluca Fantasia
Simone Ferrise
Marco Foggetti
Luigi Antonio Capalbo
Cristian Giordano
Francesco Gentile
Pasquale Germano
Marco Lucanto
Francesco Marchiotti
Pietro Mazza detto Giampiero
Alessandro Meduri
Antonio Meduri alias Paciottino
Filippo Meduri
Francesco Meduri
Pietrangelo Meduri

Ottavio Mignolo
Daniela Monaco
Silvia Guido
Kevin Montalto
Ivan Montualdista
Antonio Morrone
Francesco Mosciaro
Tatjana Natale
Stefano Noblea
Pamela Falvo Occhiuto
Cristian Pati
Karim Pati
Rosina Pati
Salvatore Pati
Francesco Patitucci
Vittorio Pino
Mario Piromallo
Roberto Porcaro
Diego Porco
Angelina Presta
Massimiliano Presta
Giuseppe Provenzano detto Tolli Tolli
Andrea Pugliese
Cesare Quarta
Paolo Recchia
Michele Rende
Filippo Maria Rende
Granata Andrea Rudisi
Michele Rudisi
Antonio Segreti
Alfredo Sirufo
Gianfranco Sganga
Luca Trotta
Alberto Turboli
William Zupo
Franco Zupo

Agli arresti domiciliari

Luca Bevilacqua
Domenico Chimenti
Agnese Crocco
Giuseppe Violi
Federica Bartucci
Giuseppe Chianello
Francesco Guarnieri
Luisa Rosanna Occhiuto
Manuel Prezioso
Armando Bevilacqua
Toni Berisa
Francesco De Grandis
Danilo Forte
Claudio Giannini
Michele Gedeone
Aurelio Pittino
Mattia Namik Sposato
Francesco Viapiana
Simone De Marco
Giulio Castiglia

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