Asili nido comunali a Cosenza rischiano di chiudere: 100 mamme in difficoltà – VIDEO

Ospitano circa 100 bimbi, ma Il 31 dicembre 2024 scade la proroga del contratto. Gli asili nido comunali rischiano di non riaprire dopo le vacanze come è già successo a settembre

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COSENZA – Asili nido comunali a Cosenza a rischio chiusura. Sono circa 100 i bambini che potrebbero non tornare all’asilo a gennaio. Il 31 dicembre 2024 scade la proroga del contratto con la cooperativa ADISS Multiservice che gestisce dal 2018 i 2 nidi d’infanzia comunali: quello di via Livatino e quello di via Misasi. Il timore diffuso è che i genitori dopo le festività si ritrovino, come successo a settembre al rientro delle ferie estive, con il cancello dell’istituto chiuso. Ad oggi, nonostante gli interventi dei sindacati e la mobilitazione delle educatrici, non è stata data alcuna risposta sulla ripresa delle attività. Entro il 20 dicembre il Comune dovrebbe comunicare come intende procedere.

La preoccupazione di educatrici e genitori

Con grande preoccupazione mamme ed educatrici si sono riunite nelle aule dell’asilo di via Livatino ieri pomeriggio alle 17:00. Nel corso di una conferenza stampa indetta per far luce sulla vicenda, hanno chiarito i contorni dell’iter per l’affidamento del servizio. Il Comune di Cosenza sembrerebbe essere in estremo ritardo sulla tabella di marcia, tant’è che pare non abbia neanche redatto il bando per avviare la gara utile ad aggiudicare l’appalto per la gestione dei nido. Un’inerzia che avrebbe già manifestato le ripercussioni sulle vite degli utenti che per i primi 15 giorni di settembre hanno dovuto improvvisare soluzioni immediate per poter dare in custodia i propri bimbi e tornare al lavoro.

Gli asili nido comunali a Cosenza

A pagare le conseguenze di questo disservizio sono le famiglie monoreddito delle educatrici e delle madri lavoratrici. Per entrambe il taglio del servizio dell’asilo nido graverebbe in maniera decisiva sulle proprie economie. Nel frattempo il Comune di Cosenza il 6 dicembre ha affidato l’appalto alla Conedil Federimpresa SC per la realizzazione di un nuovo asilo nido con circa 2 milioni di euro di fondi PNRR. Ci si chiede come potrà entrare in funzione visto che con il personale attuale il Comune non riesce a coprire i turni dei due nido esistenti. Dal loro canto le educatrici chiedono di poter lavorare almeno 5 ore al giorno così da poter avere a fine mese uno stipendio dignitoso. Lo chiedono al Comune affinché inserisca ore aggiuntive nel capitolato del nuovo bando di gara e non le riduca perché sarebbe una grave forma di discriminazione di genere che penalizza le donne che lavorano.

La voce delle mamme e delle educatrici del nido

Una nuova chiusura dell’asilo nido, come è successo a settembre – afferma la mamma di un bimbo che frequenta l’asilo di via Livatino – mi creerebbe indubbiamente problemi per questioni organizzative familiari. Lavorando è difficile poi organizzarsi all’ultimo minuto. Vorremmo sapere se ci sarà l’apertura a gennaio o meno. Avere un minimo di preavviso ci metterebbe meno in difficoltà e ci darebbe il tempo di trovare un’eventuale soluzione alternativa”.

Sono molto fiduciosa, – dice una delle educatrici – credo che l’amministrazione comunale non ci porterà a interrompere nuovamente il servizio. Chiediamo di lavorare e ricevere uno stipendio dignitoso, non basso come quello attuale. Stare con i bambini è la nostra linfa vitale. Se chiudono il nido, ci tolgono non soltanto il pane, perché alcune di noi sono monoreddito e l’intera famiglia vive con questo stipendio, ma anche la bellezza di stare con i piccoli. Le mamme lavoratrici non potranno forse più lavorare o dovranno pagare (se possono permetterselo) una baby sitter. Chiediamo al Comune solo di lavorare”.

Il sindacato USB

All’incontro ha partecipato attivamente il sindacato USB Lavoro Privato Cosenza rappresentato da Stefano Catanzariti. “Sul nuovo bando vogliamo partecipazione, – dichiara Catanzatiti – servono certezze sull’orario delle lavoratrici con un monte ore che garantisca loro un salario dignitoso. Chiediamo che ci sia la nuova proroga e non si arrivi a scadenza provocando l’interruzione del servizio a gennaio. Entro il 20 dicembre ci auguriamo che il Comune di Cosenza dia delle risposte sulla continuità dell’apertura dei nido. Le mamme e i padri di questa città hanno diritto a questo servizio. In più auspichiamo che ci sia il controllo sulla sicurezza e che non si arrivi ogni volta a scadenza per poi chiudere l’asilo perché non si sono eseguiti i lavori in tempo. L’eventuale chiusura degli asili o la riduzione dei turni pomeridiani causerebbe un’enorme problema alle donne di questa città che nella maggior parte dei casi portano il peso delle famiglie interamente sulle proprie spalle e devono ridurre le proprie ore di lavoro per dedicarsi ai figli perché l’asilo nido è chiuso”.

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