Centro antiviolenza “R. Lanzino”, la protesta continua in attesa delle istituzioni

A Cosenza un'assemblea è stata convocata nel giorno della Madonna del Pilerio. Tante le associazioni ed i cittadini che hanno manifestato vicinanza. Ma si attende l'intervento delle istituzioni

COSENZA – Da un lato il buio, in cui è sprofondato, nel vero senso della parola, il Centro Antiviolenza Roberta Lanzino di Cosenza. Dall’altro una luce offerta dalla tante associazioni ed enti che hanno fatto sentire la loro vicinanza a sostegno della stesso centro. “Abbiamo avuto molte proposte – ha detto la presidente nazionale della rete Dire, Antonella Veltri – molte offerte ed abbiamo ringraziamo naturalmente tutti gli enti che si sono mossi, tra questi anche l’Università della Calabria, e che hanno offerto la loro sede per poter trovare temporaneamente accoglienza al centro antiviolenza. E’ evidente che abbiamo bisogno di risposte istituzionali, perché dalle istituzioni pretendiamo una risposta certa ed efficace”.

Serve, quindi, un intervento delle istituzioni, Regione in primis. Anche perché servono spazi con determinate caratteristiche. Intanto il Centro Antiviolenza continua a far sentire la propria voce e lo ha fatto convocando un’assemblea aperta proprio nel giorno in cui la città di Cosenza festeggia la propria Patrona.

“Abbiamo chiamato ancora una volta a raccolta i cittadini, le cittadine, le associazioni – ha detto Veltri – e chiunque ha a cuore il mantenimento di questa sede che è un presidio di diritti e di libertà. Siamo qui per confrontarci convinte che ci sia anche sostegno da parte del mondo cattolico che oggi sta partecipando anche al rito della Madonna del Pilerio. Un momento che abbiamo voluto in qualche modo attenzionare con un grande striscione posto proprio in Piazza Duomo in cui mettiamo in evidenza che il diritto alla vita libere dalla violenza è un diritto di tutti. Per questo che oggi ci ritroviamo in questa sede per rimarcare l’importanza di questa sede. Pretendiamo ora risposte istituzionali dagli enti preposti per assicurare l’esistenza del centro antiviolenza Roberta Lanzino”.

 

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