COSENZA – Oltre 1.500 coperte per letteralmente ‘ricoprire‘ piazza Bilotti a Cosenza. E’ la nuova e straordinaria iniziativa promossa dall’associazione La Terra di Piero, in programma sabato 2 e domenica 3 marzo a partire dalle 9.30. Prende letteralmente corpo dunque, il progetto “InfibulaZero – una coperta per un futuro senza mutilazioni genitali femminili”.
Nelle due giornate si potrà sostenere il progetto che intende costruire istituti scolastici in Tanzania e Zambia in quanto, grazie alla cultura, è possibile ridurre questa atroce pratica. Il progetto “Infibulazero” è stato presentato alla città lo scorso 6 febbraio, nell’ambito della Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili, spiegando come l’infibulazione sia una pratica disumana, violenta, che ancora colpisce e devasta, nel fisico e nella psiche, tantissime giovani donne. L’associazione La Terra di Piero odv, nei mesi scorsi, ha lanciato una nuova iniziativa per combattere l’infibulazione, una pratica che consiste nell’asportazione totale o parziale dei genitali esterni femminili.
La coperta ‘gigante’
L’iniziativa, appunto, “InfibulaZero”, prevede la realizzazione di una coperta gigante, fatta di coperte all’uncinetto, che verrà poi esposta in piazza Bilotti a Cosenza con l’intento di ricoprire l’intera superficie. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’infibulazione e di raccogliere fondi per costruire scuole in Tanzania e Zambia, due Paesi in cui la pratica è ancora diffusa. Le coperte all’uncinetto vengono realizzate da volontarie di tutta Italia. Ogni coperta è unica e rappresenta un messaggio di speranza per le donne che hanno subito l’infibulazione. L’iniziativa “InfibulaZero” è un modo concreto per contribuire a un futuro senza mutilazioni genitali femminili. L’infibulazione è una violazione dei diritti umani delle donne.
È una forma di violenza sessuale che priva le donne del loro diritto alla salute, alla sicurezza e all’integrità fisica. Durante la due giorni di piazza Bilotti sarà possibile assaggiare i “maccabuoni” preparati dai volontari speciali dell’associazione nel laboratorio di cucina a loro dedicato «Ringraziamo le uncinette, nostre volontarie, l’associazionismo diffuso e le singole persone di tutta la provincia, e non solo, per il prezioso lavoro – scrive La Terra di Piero odv – Così come ringraziamo gli amici di Terni per il prezioso sostegno e tutte le persone che hanno contribuito in ogni modo alla realizzazione di questa iniziativa. Un grazia, inoltre, ai Padri Passionisti dì Laurignano per l’ospitalità nel Santuario».