LibrinComune: al Museo dei Brettii e degli Enotri la presentazione del libro “Minerali della Calabria”
Gli autori sono Luigi Dattola e Gianpaolo Barone, un geologo ed un medico, entrambi con la stessa passione, incontratisi casualmente più di trenta anni fa
COSENZA – Nuovo appuntamento con la rassegna libraria “LibrinComune” il prossimo sabato 22 febbraio, alle 17,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri. L’iniziativa dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso e ideata e coordinata dalla consigliera delegata del Sindaco alla Cultura, Antonietta Cozza, ha in programma, in questa nuova occasione, la presentazione del libro “Minerali della Calabria“. Ne sono autori Luigi Dattola e Gianpaolo Barone, un geologo ed un medico, entrambi con la stessa passione, incontratisi casualmente più di trenta anni fa. Da quest’incontro è nata un’amicizia ed una collaborazione che li ha portati a condividere le conoscenze già acquisite e ad esplorare e scoprire insieme i minerali in tutta la Calabria, dai monti del Pollino alle fiumare dell’Aspromonte.
La presentazione del volume, pubblicato con il contributo del Gruppo Mineralogico Lombardo, che cura l’edizione della Rivista Mineralogica Italiana, e della Associazione Micromineralogica Italiana, sarà preceduta, il prossimo 22 febbraio, dai saluti istituzionali del Sindaco Franz Caruso e dell’Assessore alle attività economiche e produttive di Palazzo dei Bruzi, Massimiliano Battaglia. Spazio poi agli interventi dei due autori, Luigi Dattola e Gianpaolo Barone. A moderare i lavori, Antonietta Cozza, consigliera comunale delegata alla Cultura del Sindaco Franz Caruso.
La Calabria rappresenta, tra le regioni dell’Italia meridionale, un unicum geologico caratterizzato dalla presenza di rocce metamorfiche provenienti anche dalle porzioni più profonde della crosta continentale europea, antiche intrusioni di rocce granitiche, frammenti della crosta oceanica della Tetide e rocce sedimentarie tipiche dell’Appennino meridionale che si ferma al Pollino.
La varietà e ricchezza di mineralizzazioni ne hanno fatto, fin dall’antichità , una terra intensamente sfruttata per le risorse del sottosuolo. A fronte delle secolari attività minerarie e delle numerose scoperte e pubblicazioni scientifiche risalenti per lo più agli ultimi decenni del XIX secolo e fino ai primi del Novecento, la mancanza di un diffuso collezionismo mineralogico ha condizionato finora la conoscenza e la conservazione del ricco patrimonio mineralogico regionale.
Nel volume di Dattola e Barone sono descritti i minerali più rappresentativi, dal punto di vista collezionistico, rinvenuti in numerosi anni di ricerca, inseriti nel contesto geologico in cui si sono formati. Insieme alle foto dei minerali, raffigurati anche con tecniche di macro e microfotografia ed al microscopio elettronico a scansione, sono presenti foto ambientali oltre che originali foto storiche delle coltivazioni minerarie del passato a cui è stato dato ampio spazio nel testo. Il libro parte dagli studi di geologia e mineralogia pubblicati sulla regione, a partire dal diciannovesimo secolo fino ai giorni nostri, per poi approfondire l’inquadramento geologico e le ipotesi più di recente formulate per spiegarne l’origine e la complessa evoluzione tettonica.
Ad essere analizzati sono tutti i settori geografici: la Calabria Settentrionale, la catena costiera tirrenica, la Sila e l’istmo di Catanzaro, il Marchesato crotonese, il promontorio di monte Poro, le Serre e lo Zomaro, l’Aspromonte. Per ogni settore geografico vengono descritte le località in cui sono stati ritrovati minerali, dando particolare risalto alle loro caratteristiche sia quando già oggetto di pubblicazioni storiche, sia quando scoperti dagli autori. Particolare rilievo è stato dato alla storia delle coltivazioni minerarie che sono state presenti su tutto il territorio regionale, anche con documenti storici e foto d’epoca. Oltre 250 fotografie originali che illustrano i luoghi ed i minerali descritti corredano l’opera, che è diretta non solo agli appassionati di mineralogia ma anche a tutti i cultori della storia e della natura del nostro territorio.