Ospedale di Cosenza: liste d’attesa, ecco la top 10 delle prestazioni ‘impossibili’

Per una Tac serve aspettare 294 giorni, tre mesi in più rispetto al 2022. Il Piano Attuativo Aziendale per il contenimento dei tempi di attesa ha fallito

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COSENZA – I tempi per accedere alle prestazioni erogate dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza continuano a lievitare. Il Piano Attuativo Aziendale per il contenimento dei tempi di attesa non ha dato i risultati sperati. Anzi. Dal 2022 al 2023 per alcuni tipi di visite ed esami diagnostici la tempestività della risposta alle richieste dei pazienti si è ridotta notevolmente. La situazione, secondo le rilevazioni rese note dalla stessa Azienda Ospedaliera, che ha ricevuto tra il 2022 e il 2023 oltre 900mila euro per ridurre le liste d’attesa, si è aggravata.

Fallito il Piano per il contenimento dei tempi di attesa

Eppure nel Piano erano state indicate precise istruzioni per alleviare i disagi dell’odissea che vivono i cittadini che devono essere presi in carico da quello che dalla classifica stilata da Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) risulta il peggior ospedale d’Italia. I tempi massimi aziendali da garantire per il 90% delle prenotazioni sono stati fissati nella misura di 30 giorni per la prima visita specialistica e 60 giorni per le prestazioni diagnostiche. La realtà però è ben diversa.

1 – Tac

Per eseguire una Tac torace senza o con mezzo di contrasto nel 2023 l’Azienda Ospedaliera di Cosenza ha imposto ai pazienti di aspettare 294 giorni: circa 10 mesi. Stesso iter dovrà seguire chi necessita di: Tac addome superiore senza o con mezzo di contrasto; Tac addome inferiore senza o con mezzo di contrasto; Tac addome completo senza o con mezzo di contrasto. Per le stesse prestazioni nel 2022 i tempi di attesa però erano di “soli” 203 giorni. Il reparto di Radiologia guidato dal primario Alfredo Zanolini, che dirige anche l’omonimo studio radiologico privato ubicato nella città di Rende, è riuscito in un anno ad allungare i tempi di attesa di 3 mesi.

2 – Colonscopia

Servono 8 mesi per poter ottenere una colonscopia con endoscopio flessibile all’Ospedale di Cosenza. L’attesa media è infatti di 242 giorni. Nel 2022 però i pazienti erano costretti ad aspettare 267 giorni. Il reparto di Gastroenterologia diretto dal primario facente funzioni Mario Verta, già presidente della Società Italiana Di Endoscopia Digestiva SIED Calabria, è riuscito a migliorare le proprie performance riducendo in un anno di 25 giorni i tempi di attesa.

3 – Visita neurochirurgica

Per effettuare una prima visita neurochirurgica all’Ospedale di Cosenza bisogna aspettare 233 giorni: circa 7 mesi. Il reparto di Neurochirurgia, gestito dal direttore facente funzioni Salvatore Aiello, ha allungato di oltre 2 mesi le tempistiche per la presa incarico dei pazienti che erano nel 2022, in media, pari a 190 giorni.

4 – Ecografie

Nella top 10 delle prestazioni “impossibili” dell’Annunziata, riappaiono servizi delegati al reparto di Radiologia diretto da Alfredo Zanolini. Si tratta delle ecografie dell’addome superiore e della diagnostica ecografica capo e collo. Per tali esami il malato dovrà aspettare 205 giorni, oltre 6 mesi. Bizzarro notare come i tempi di attesa per effettuare gli stessi esami diagnostici si riducano notevolmente negli altri reparti. Per l’ecografia dell’addome superiore: 65 giorni in Geriatria; 67 giorni in Chirurgia Pediatrica; 112 giorni in Nefrologia e 25 giorni nell’Unità di Ablazione percutanea ecoguidata. Per le ecografie capo collo: 65 giorni in Geriatria; 67 giorni in Chirurgia Pediatrica; 125 giorni in Malattie Endocrine e 78 giorni nell’Unità di Ablazione percutanea ecoguidata. Anche in questo caso il reparto di Radiologia dell’Ospedale Civile di Cosenza riporta un bilancio negativo rispetto al 2022 quando per entrambi gli esami i tempi di attesa erano di 129 giorni, circa due mesi e mezzo in meno.

5 – Visita endocrinologica pediatrica

I bambini, per sottoporsi alla prima visita endocrinologica pediatrica

, all’Ospedale di Cosenza devono aspettare 198 giorni: oltre 6 mesi. Nel 2022 invece i tempi medi di attesa erano minori: 155 giorni. Il reparto di Pediatria diretto dal primario Domenico Sperlì in un anno, invece di smaltire le liste d’attesa, ha allungato le tempistiche della presa in carico dei piccoli pazienti di 43 giorni.

6 – Risonanza magnetica

Ed è ancora il reparto di Radiologia diretto da Alfredo Zanolini ad apparire nelle inefficienze dell’Annunziata. Per riuscire a ottenere una risonanza magnetica addome inferiore e scavo pelvico senza e con mezzo di contrasto sono necessari, in media, 184 giorni: circa 6 mesi. Nel 2022 invece ne bastavano 142. Anche in questo caso le tempistiche sono state dilatate nell’arco temporale di un anno, aumentando l’attesa di oltre 40 giorni.

7 – Visita gastroenterologica

 

Sono 177 i giorni di attesa per accedere a una prima visita gastroenterologica all’Ospedale di Cosenza. Il reparto di Gastroenterologia guidato dal primario facente funzioni Mario Verta nel 2023 ha peggiorato la risposta ai pazienti allungando i tempi della presa in carico. Nel 2022 infatti i giorni di attesa dalla prenotazione erano 150.

8 – Ecocolordoppler

Un paziente che necessiti di ecocolordoppler dei tronchi sovraaortici o di un ecocolordoppler degli arti superiori e/o inferiori attenderà all’Annunziata 174 giorni, poco meno di 6 mesi. Nel 2022 il reparto di Geriatria diretto da Filippo Luca Fimognari riusciva a garantire la prestazione nei tempi fissati dal Piano per il contenimento dei tempi di attesa: 58 giorni. Tempistiche che però sono più che raddoppiate nel 2023.

9 – Visita neurologica ed esofagogastroduodenoscopia

A pari merito, nella classifica delle lungaggini dell’Azienda Ospedaliera appaiono due prestazioni per le quali è necessario attendere 166 giorni. Si tratta dell’esofagogastroduodenoscopia che si effettua nel reparto di Gastroenterologia e delle prime visite neurologiche per epilessia nell’unità di Neurologia. Se però nel primo caso i tempi di attesa, anche se in lieve misura, rispetto al 2022 sono stati ridotti di 12 giorni, nel secondo caso sono più che raddoppiati. Per chi soffriva di sospette crisi epilettiche infatti lo scorso anno doveva aspettare 59 giorni per essere visitato da uno specialista all’Annunziata.

10 – Visita dermatologica

All’ultimo posto della top 10 delle prestazioni alle quali è più difficile accedere nell’Ospedale di Cosenza appaiono le visite dermatologiche. Il reparto di Dermatologia che, grazie a una delibera del commissario straordinario Vitaliano De Salazar emanata il 20 dicembre, sarà diretto anche per i prossimi 5 anni da Eugenio Provenzano non prende in carico il paziente prima che abbia atteso 157 giorni per essere visitato. Nel 2022 i tempi erano inferiori: 101 giorni, 56 in meno. Anche in questo caso, l’effetto del Piano per il contenimento dei tempi di attesa è stato nullo.

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