Valle Crati «scarichi tra Cosenza e Rende come il far west. Su via Popilia Caruso non si volti dall’altra parte»

«Da anni – dichiara Granata – stiamo denunciando numerose condotte fognarie di grossi centri abitati che scaricano direttamente nel fiume»

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COSENZA – «Nella mia qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati avevo già denunciato la situazione delle autorizzazioni allo scarico nella zona di Via Popilia, definendo i comuni di Cosenza e Rende come un vero e proprio “Far West”. Avevo già evidenziato la confusione e il disordine amministrativo che caratterizzano il rilascio delle autorizzazioni, sottolineando la necessità di un intervento deciso per mettere ordine e garantire controlli adeguati». Sono le parole del presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata.

«Mi sono reso promotore dell’istituzione di una task force per affrontare questi problemi e migliorare la gestione degli scarichi industriali, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento idrico e proteggere l’ambiente e per questi motivi sono stato molto criticato da alcuni Sindaci, e qualcuno mi ha chiesto addirittura le dimissioni. Ho evidenziato anche il cattivo funzionamento di alcuni depuratori comunali e la mancanza di allacciamenti alla rete fognaria in molte abitazioni nel centro della città di Cosenza».

«Uno degli esempi emblematici – dichiara Granata – è quello dell’approvazione del famoso Albergo Cinquestelle in via Popilia dove il Consorzio Valle Crati non è mai stato convocato ad esprimere le proprie determinazioni. Anche in merito all’intervento edilizio in Via Popilia, del Comune di Cosenza effettuato Metallo Petroli srl per l’apertura di un distributore di benzina. Il direttore tecnico del Consorzio Valle Crati, in data 11.10.2024, ha richiesto informazioni sull’avveramento delle condizioni di cui al provvedimento n 0956/2024 dell’11/06/2024».

«L’attività di scarico di acque reflue in fognatura non puo’ avvenire in assenza o contravvenendo le prescrizioni dell’autorizzazione. Nonostante siano state richieste queste informazioni, in data 11.10.2024, nessuna risposta è arrivata dal Comune di Cosenza. Da anni – prosegue Granata – stiamo denunciando numerose condotte fognarie di grossi centri abitati che scaricano direttamente nel fiume attraverso l’immissione delle fogne nelle acque bianche, e un totale stato di abbandono delle reti fognarie, in particolare nella città di Cosenza. Abbiamo già riscontrato un inquinamento diffuso nell’area urbana di Cosenza e nell’area industriale di Rende».

«Infine nella mia qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati al fine di monitorare e verificare che le condotte e le raccolte delle acque bianche della zona di Via Popilia non finiscano nella rete delle acque nere, in nessun punto di convogliamento, ho richiesto all’ufficio tecnico di voler richiedere ed acquisire le mappe delle condutture delle acque bianche di tutto il quartiere di Via Popilia e zone limitrofe in Cosenza, comprensive dei punti di scarico delle stesse in superficie. I nostri fiumi sfociano nel mar jonio e per questo anche se noi facciamo un gran lavoro nei comuni del Consorzio Valle Crati, la nostra attività rischia di essere vanificata se nei nostri comuni, i Sindaci del territorio non esercitano la loro funzione di controllo, come dovuto per legge. Sul caso di Via Popilia, il sindaco della città di Cosenza Franz Caruso non può voltarsi dall’altra parte, ma eserciti il suo potere di controllo». 

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