Cosenza approva il documento ‘identità alias’: un passo per i diritti delle persone trans e non binarie

Il documento impegna Sindaco e Giunta ad istituire un registro di genere affinché tutte le persone trans e non binarie che fruiscono di servizi e prestazioni erogati all'Amministrazione Comunale, adottino il genere e il nome elettivo in integrale

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COSENZA – Il Consiglio Comunale di Cosenza, tra i vari punti all’ordine del giorno, ha approvato il documento sull’Identità alias. Ad illustrare il punto è stata la Presidente della commissione Istruzione, Legalità e Attività istituzionali, Chiara Penna. “Con questo atto oggi – ha sottolineato Chiara Penna – il consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad istituire un registro di genere per l’impiego che consenta alle soggettività trans e non binarie, a qualunque titolo impiegate nell’Amministrazione Comunale, sulla base della mera autodichiarazione annotata nel registro, l’adozione del genere e del nome elettivo in integrale, globale ed automatica sostituzione del genere e/o nome anagrafico (nella misura in cui siano difformi dal proprio sentire) in ogni atto, documento, dichiarazione, certificazione, strumento di servizio ad uso interno della Pubblica Amministrazione e – per quanto di competenza ed ove la legge lo consenta – ad uso esterno della stessa.

Il documento impegna, inoltre, Sindaco e Giunta ad istituire un registro di genere per i servizi che, in analogia al registro di genere per l’impiego, consenta l’annotazione delle autodichiarazioni di genere, onde fare in modo che tutte le persone trans e non binarie che fruiscono di servizi e prestazioni erogati all’Amministrazione Comunale, adottino il genere e il nome elettivo in integrale, globale ed automatica sostituzione del genere e/o nome anagrafico (nella misura in cui siano difformi dal proprio sentire) e, ciò, in ogni rapporto che intercorra reciprocamente tra la persona e l’Amministrazione, ivi compresi il rilascio – per quanto di competenza ed ove la legge lo consenta- di documenti, dichiarazioni, certificazioni. Un terzo impegno per il Sindaco e la Giunta è quello di istituire, ove possibile, servizi e locali igienici senza indicazione tipica di genere” Al termine del suo intervento, la consigliera Penna ha ringraziato i componenti della commissione che ha votato il documento all’unanimità, compresa la minoranza. Allo stesso modo la consigliera Penna ha ringraziato i ragazzi e le associazioni, in particolare Alessandra Lucanto, Presidente dell’Arcigay Cosenza, Silvio Cilento, Presidente dell’Arci Cosenza e Giovanni Barberio, volontario della rete salute dell’Arcigay Cosenza. Eguae ringraziamento la consigliera Penna ha indirizzato al Consigliere Francesco Alimena “che si è speso tanto per il raggiungimento del risultato. L’approvazione odierna – ha concluso Penna – è un ulteriore passo avanti per la tutela del benessere psicofisico delle persone trans gender favorendone l’inclusione e il riconoscimento dei diritti e della loro dignità”.

Arcigay ringrazia il Comune di Cosenza

Subito dopo il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Francesco Alimena, ha dato lettura del messaggio inviato dall’Arci Gay di Cosenza. “A nome di tutto il direttivo di Arcigay cosenza – ha scritto nel messaggio Christian Gaudio – vogliamo ringraziare l’Amministrazione comunale della nostra città per averci dato nuovamente l’occasione di essere parte attiva nel costruire l’ennesimo tassello dei diritti in città chiamandoci in commissione per un confronto sul tema “carriera alias”. Dal primo momento in cui questa amministrazione si è insediata il dialogo – ha proseguito il messaggio di Arcigay Cosenza -è stato costante e proficuo sia nei confronti che negli scontri e di questo vi dobbiamo ancora una volta ringraziare. Questo dialogo costante ha portato all’adesione del Comune alla rete Ready, alla realizzazione del Cosenza Pride che da troppi anni mancava in città e proprio ieri ha portato a mettere le basi per la formazione di quella che speriamo sarà la prima squadra di rugby lgbt+ della Calabria; questo stesso continuo e proficuo dialogo che oggi ci vede qui a celebrare questo nuovo traguardo: il documento sull’identità alias che, siamo sicuri, farà di Cosenza il faro del Sud Italia sull’argomento. Da oggi, il Comune di Cosenza, dà dignità a tante persone che fino ad oggi se la sono vista negata. Esempi virtuosi di questa buona e giusta pratica sono a due passi da noi come l’Università della Calabria e il Liceo classico Telesio, luoghi pubblici, dove l’identità di tutti e tutte viene rispettata e tutelata. Purtroppo, ancora c è tanto da fare in molti luoghi di lavoro, di studio, di formazione, di intrattenimento, ecc. Che ogni giorno negano la possibilità di avere una identità alias, costringendo molte persone ad essere umiliate e vessate quando si recano in questi posti. Ci auguriamo che il Comune di cosenza possa essere volàno per tutta la regione e per i tanti enti pubblici che ancora stentano ad accettare e a rispettare l’identità delle persone che operano al loro interno”.

Fratelli d’Italia chiede il ritiro del documento alias

E’ stata poi la volta del consigliere di Fratelli d’Italia Giuseppe D’Ippolito che ha depositato una risoluzione , poi messa ai voti e respinta dall’aula, nella quale il gruppo consiliare aveva chiesto il ritiro del documento sull’identità alias “essendo è stato spiegato – un atto meramente politico, poiché il nostro ordinamento riconosce specifiche e ben definite procedure per chi intende modificare il proprio nome. Tale mozione, invece, non introduce nessuna novità per i dipendenti comunali poiché l’opportunità dell’identità alias è già riconosciuta in tutti i contratti della Pubblica Amministrazione. Inoltre, il riconoscimento della identità per le partecipate non è competenza del consiglio Comunale e per tali motivi, con la nostra, risoluzione si chiede che la mozione venga ritirata per ulteriori approfondimenti.”

Nello specificare la richiesta, il consigliere d’Ippolito ha spiegato che “avete verificato lo statuto comunale dopo l’approvazione della mozione sulla cittadinanza ai minori? Non è cambiato. Questo, come quello, infatti, è un atto politico che non produrrà mai alcun effetto, perché un nome può essere modificato solo dal tribunale dopo la transizione. Per ciò che riguarda le società esterne al Comune, non si può vincolare alcuna partecipata o alcuna azienda in rapporti con Ente ad utilizzare tali “accortezze”. Da parte nostra, in questa fase non ci sarà voto favorevole perché poi non ci saranno effetti, al netto della buona volontà dettata da idee che comunque non condivido. Un’altra cosa, i lavoratori della Pubblica Amministrazione sono già tutelati della legge, potendo adottare un’identità alias a margine di un percorso”.

Non si è fatta attendere la replica del consigliere del PD Francesco Alimena che ha sottolineato come “in questo momento in tutta Italia, i comuni del centrosinistra non possono venir meno al loro compito, ma indicare un percorso. Così è stato fatto a Milano, a Bologna e a Taormina. E’ quello di oggi – ha detto ancora Alimena – un ulteriore passo nel percorso che il Sindaco ha iniziato dal primo giorno del suo insediamento”.

E’ poi intervenuta la consigliera comunale Alessandra Bresciani. “L’adozione dell’identità alias non solo avrà un impatto positivo sulle persone che la utilizzeranno, ma permetterà anche alla nostra Amministrazione comunale di rispondere meglio alle esigenze della comunità, promuovendo l’inclusione, la parità di trattamento e il rispetto per tutte le persone. Con queste azioni avremo un tassello in più per candidarci il prossimo anno al premio “Capitali europee dell’inclusione e della diversità” che riconosce, dà visibilità e mette in risalto il lavoro svolto da una città, che può servire da ispirazione per altre città europee nella creazione di ambienti più diversificati, inclusivi e senza discriminazioni per i cittadini. Tutte queste azioni si propongono di individuare le migliori pratiche che promuovono la diversità (in termini di genere, età, disabilità, identità LGBTIQ+, religione o credo e origine etnica) come fonte di ricchezza e innovazione, che contribuiscono a politiche e sistemi inclusivi e promuovono un senso di appartenenza per l’insieme dei cittadini. Sono a favore di ogni iniziativa che rende la nostra città all’avanguardia nella costruzione di un’Europa più inclusiva e diversificata”.

La consigliera Bianca Rende, nel successivo intervento, ha sottolineato che “il Consiglio di oggi è della partecipazione. Finalmente, con l’identità alias vengono accolte importanti istanze e non solo dal punto di vista teorico, ma sul piano pratico e concreto”. Replicando a Fratelli d’Italia, Bianca Rende ha rivendicato la matrice “orgogliosamente politica dell’atto deliberativo che sta dalla parte di chi ambisce a vedere riconosciuta la propria diversità ed è anche una risposta ai tanti fatti di cronaca che creano disagio e che si concretizzano in vere e di aggressioni a coppie omosessuali, o in atti di bullismo nei confronti di ragazzi che faticano a trovare una loro dimensione”.

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