Dominici, la pasticceria di Donnici e quei dolci che stanno facendo impazzire i cosentini

Tradizione, innovazione, produzione artigianale e prodotti del territorio. La passione di due ragazzi che portano, a casa vostra, l’evoluzione e il rinnovamento della pasticceria italiana. Tra dolci, torte e semifreddi è un'esplosione di gusto e sapori!

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COSENZA – Di Francesco e Monica e del bar-pasticceria Dominici, a Donnici inferiore, ne avevamo parlato già nel 2020. Eravamo nel pieno del primo lockdown da pandemia Covid. Mentre l’Italia abbassava le saracinesche, loro lanciavano una sfida difficile ma affascinante: aprire il loro primo locale. Com’è andata? Sono passati poco meno di tre anni e da quel giorno, la pasticceria Dominici, di strada ne ha fatta tanta, anzi tantissima. Nel giro di poco tempo è diventato un punto di riferimento per la pasticceria cosentina. Un successo e un passaparola che richiama persone da ogni angolo della città, desiderose di provare le loro delizie artigianali.

Mettete insieme tradizione e innovazione. Conditele con una produzione totalmente artigianale e la conoscenza delle materie prime rigorosamente del territorio. Aggiungete la tecnica e la passione di due ragazzi che hanno deciso di investire sul loro futuro e nella loro città. E Il risultato non può che essere assicurato e di successo! Quando arrivo davanti la pasticceria, Donnici è baciata da un bel sole primaverile e c’è già un gran via vai di persone davanti all’ingresso. Francesco è dietro al bancone dove, tra cornetti, caffè e cappuccini, sta preparando diversi vassoi di dolci e alcune confezioni con dei meravigliosi semifreddi, vero fiore all’occhiello della pasticceria. Il profumo che arriva è davvero inebriante. Mentre divoro una zeppola (rigorosamente fritta) vado alla ricerca di Monica, che invece è nel laboratorio del Dominici, quello che lei definisce la sua “seconda casa”. Sta preparando le colombe di Pasqua (tutte e solo rigorosamente di produzione artigianale).

Dominici: innovazione della tradizione, qualità e gusto

Monica è figlia d’arte. Ha imparato a realizzare dolci strepitosi grazie anche a papà Mario Spadafora, anche lui pasticcere. “Sono una perfezionista, forse anche pignola – racconta Monica. Seguo la tradizione, i prodotti del territorio e delle stagioni, ma mi piace tanto innovare e trasformare. Ma alla base di tutto ci deve essere la qualità, una caratteristica da cui non prescindo. È importantissima anche la conoscenza delle materie prime che, per me, devono essere assolutamente a chilometro zero. Meglio ancora se Dop e Igp. Adoro studiare e rielaborare le ricette storiche con un pizzico di creatività, fino alla voglia di dettare le nuove tendenze del gusto. Consistenze, struttura, estetica e gradevolezza al palato. Per me sono elementi imprescindibili”.

Un’evoluzione e un rinnovamento della pasticceria classica italiana? “Diciamo di sì; la tradizione deve rimanere intatta, anche perchè la pasticceria italiana è ricca di prodotti storici. Ma creatività, curiosità e voglia di innovarsi non devono mai mancare”. Sacrifici? “Tanti, questo non è un lavoro per chi non ha passione ma soprattutto voglia di faticare. L’orologio qui si guarda poco. La mia soddisfazione più grande? Il riscontro dei clienti: quando le persone vengono al Dominici ad ordinare i nostri dolci, dopo averli provati a casa di amici o parenti, o vederli arrivare nella nostra pasticceria percorrendo tanti chilometri è una grandissima soddisfazione”.

“Orgogliosa dei miei semifreddi: vanno a ruba”

Torte, biscotti, pasticceria mignon, tartellette, crostate, maritozzi, cornetti, dolci tipici, delizie assortite di tutti i tipi e soprattutto semifreddi. Ricco di varianti che alternano gli ingredienti più diversi, il semifreddo prodotto da Dominici è un dolce al cucchiaio che non ha stagioni. Ed è una vera rivelazione. “Realizziamo semifreddi variegati con diversi gusti, anche con quelli esotici. Uniamo la sfiziosità di un dolce alla freschezza di un gelato. E sono quelli più richiesti, vanno praticamente a ruba”. All’amarena, al caffè, al cioccolato e mandarino, caramello salato e arachidi, cocco e frutti di bosco… e chi più ne ha più ne metta”.

Le colombe artigianali: 48 ore di lavorazione e una delizia al palato

Monica ha appena messo a lievitare l’impasto della colomba Pasquale artigianale. “La lavorazione delle nostre colombe, fatte con lievito madre, arriva a superare le 40 ore. Una preparazione che richiede impegno, passione e soprattutto perseveranza. Dal prei-mpasto alla lievitazione, fino alla produzione vera e propria. Il segreto per una colomba soffice, gustosa e fragrante sta proprio nella lunga lievitazione e negli ingredienti che devono essere di prima qualità. Utilizziamo rigorosamente canditi all’arancia e copertura con glassa di mandorle. Colomba tradizionale al cioccolato, al pistacchio, ma anche con semifreddo al pistacchio e alla mandorla. C’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Dominici è anche Pinsa romana Doc: garantisce Di Marco

Se Monica è la regina della pasticceria, Francesco, che viene da una famiglia di panificatori, è un maestro della pinsa romana. Dominici è certificato ‘vera pinseria Romana’. Da Dominici viene fatta solo con la ricetta classica che utilizza un mix di farine diverse tutte certificate e autentiche: grano tenero, soia e riso impastate con acqua rigorosamente fredda e che si uniscono poi all’impasto Madre con una lievitazione lunghissima: fino a 150 ore. Questo rende la pinsa fragrante, digeribile e ipocalorica. E per farcire le pinse si utilizzano solo prodotti a chilometro zero!

 

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