COSENZA – Nuova speranza per la riapertura del Planetario. Insieme al bilancio di previsione 2023-2025, con il Documento unico di programmazione, la giunta comunale ha approvato anche tutte le pratiche di project financing, che riguarderanno gli interventi di adeguamento normativo ed efficientamento energetico, manutenzione degli edifici e degli impianti di pubblica illuminazione di proprietà del Comune. Il Project prevede concept energetici innovativi e su misura con l’efficientamento di molti edifici di proprietà del Comune di Cosenza anche mediante l’installazione di impianti fotovoltaici.
Efficientamento energetico: 50% di costi in meno
Negli ultimi anni il Comune di Cosenza ha sostenuto spese per consumo di energia elettrica che sfioravano i 7 milioni di euro all’anno. Cifre che nel tempo si sono trasformati in debiti. “Il Project presentato – come ha evidenziato la consigliera Concetta De Paola – dà una risposta immediata alle esigenze energetiche della città” permettendo un risparmio di circa 3/4 milioni di euro. Il Project prevede una quota annuale fissa di circa 2milioni e 700 mila euro verso la società vincitrice del bando, ciò permetterà, oltre al risparmio annuo evidente, anche una manutenzione costante su tutto il territorio cittadino evitando cosi il rischio che alcune zone della città rimangano al buio senza che si possa intervenire tempestivamente.
Il Planetario di Cosenza “Giovan Battista Amico”
Questo permetterà di efficientare (abbattendo i costi) strutture importanti come lo stesso Comune di Cosenza, le scuole e anche il Planetario di via Sant’Antonio dell’Orto, oramai chiuso da quasi 4 anni. La parabola di questa importante struttura è nota a tutti: intitolato all’astronomo “Giovan Battista Amico” e fiore all’occhiello della Calabria dal punto di vista tecnologico, architettonico e culturale, il planetario venne inaugurato nell’aprile del 2019 dalla giunta Occhiuto come polo tecnologico dedicato a giovani e studenti. Ma era “un’opera incompleta, inaugurata e non completata” come ha rimarcato nel suo intervento in giunta il Sindaco Caruso. La pandemia assestò una prima mazzata.
Ma il problema principale, che non ne ha consentito la riapertura, nonostante i tentativi dell’Amministrazione Comunale, derivavano dalle cifre per la sua gestione. Con la crisi energetica e i costi diventati insostenibile, la società che circa un anno fa aveva vinto il bando fece un passo indietro. Puntare con decisione sull’efficientamento energetico della struttura era diventata una “conditio sine qua non” per sperare in una riapertura.