Febbre del Nilo nel Cosentino, 2 ricoveri all’Annunziata. A Dipignano l’ordinanza: “evitate raccolte di acqua”
Le due persone ricoverate all'Annunziata, nel reparto di malattie infettive, non sarebbero, fortunatamente, in grave pericolo anzi i pazienti risultano entrambi stabili
COSENZA – Il caso di West Nile registrato nella frazione di Laurignano, del Comune di Dipignano, ha indotto gli amministratori locali a diffondere un’ordinanza per contrastare il diffondersi dell’infezione mediante la proliferazione delle zanzare e si rivolge alla cittadinanza: “si ordine – si legge nell’ordinanza – di non abbandonare, neanche temporaneamente, negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensione (copertoni, bottiglie, lattine, bidoni, barattoli e sottovasi) ove possa raccogliersi l’acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta di acqua stagnante anche temporanea in quanto potenziale sviluppo delle larve delle zanzare». Per la Febbre del Nilo sono attualmente ricoverate due persone all’Annunziata di Cosenza. Non sarebbero, fortunatamente, in grave pericolo anzi risultano entrambi stabili.
Le zanzare, responsabili della trasmissione del virus all’uomo, sono il principale vettore, mentre i volatili ne costituiscono il serbatoio. L’intervento di disinfestazione nel comune di Dipignano è avvenuto ieri sera, a partire dalle 23:30.
West Nile in Italia
Sono 51 i nuovi casi umani di infezione da West Nile virus segnalati nel nostro Paese nel periodo che va dal 12 al 18 settembre, con 3 decessi in più rispetto alla scorsa settimana, secondo i dati aggiornati del bollettino di sorveglianza integrata West Nile e Usutu virus, diffuso oggi dall’Istituto superiore di sanità.