Fiera di San Giuseppe: gli ambulanti minacciano di non partecipare. Costi insostenibili e niente location ai Due Fiumi
Il bando sull'occupazione del suolo pubblico pubblicato dal Comune di Cosenza non convince Ana-UGL. Gli ambulanti fieristici minacciano di non partecipare alla Fiera di San Giuseppe per i costi triplicati ed anche per la posizione scelta per teracotte, piante e vimini
COSENZA – Neanche il tempo di pubblicare in bando per i posteggi relativi alla prossima Fiera di San Giuseppe, che in poche ore è esplosa la polemica sull’aumento, definito sproporzionato e privo di ogni logica, dei costi per l’occupazione del suolo pubblico. Parliamo dei principali protagonisti della fiera e rappresentati dall‘Associazione Nazionale Ambulanti UGL, che racchiude il mondo dell’ambulantato, degli operatori dei mercati, delle fiere e delle sagre. Gli ambulanti hanno minacciato di disertare l’evento fieristico, in programma a Cosenza dal 15 al 19 marzo, con prolungamento fino al 23 per gli espositori di piante e fiori, vasi in terracotta e vimini. In particolare quest’ultimi sono sul piede di guerra ed hanno annunciato che se non ci sarà un dietro-front rinunceranno a partecipare alla Fiera di San Giuseppe con le domande degli espositori che dovranno pervenire entro le ore 12:00 di lunedì 24.
Lo hanno fatto con un lettera inviata al sindaco Franz Caruso, per conoscenza anche all’assessore alle Attività economiche e produttive Massimiliano Battaglia e al dirigente Francesco Giovinazzo. «Siamo stanchi di impugnare i bandi e di finire anche al Tar», ha sottolineato il sindacato Ana-Ugl che ggiunge «non sappiamo come difenderci dal modo di fare alcune Amministrazioni. Abbiamo avuto problemi di recente con il Comune di Castrovillari e ora tocca a quello di Cosenza: prima hanno applicato e pubblicizzato un Piano tariffario e dopo due giorni pubblicando il bando della Fiera si sono rimangiati tutto. Inoltre, le postazioni sono state spostate dall’area dei Due Fiumi alla zona tra la Sopraelevata e il viale che arriva al carcere».
Fiere di San Giuseppe: costi triplicati e postazioni spostate
«Non siamo stati informati – prosegue il sindacato – che quest’anno le postazioni sarebbero state spostate. Di conseguenza, non sussistono le condizioni logistiche per la vendita e per l’allestimento dell’attrezzatura necessaria per l’esposizione delle merci. Avevamo inoltre ricevuto assicurazioni verbali dai nostri dirigenti sindacali che a loro volta avevano ricevuto conferme sia dal dirigente Giovinazzo che dall’assessore Battaglia sulla convocazione preventiva per l’illustrazione del bando. Non siamo stati interpellati né noi né l’associazione di categoria. Un confronto avrebbe consentito di discutere, tra le altre cose, della questione del cambio di postazione, che per noi risulta impraticabile».
«C’è poi l’aumento delle tariffe. Recentemente l’Amministrazione ha diffuso le tariffe approvate con delibera comunale, stabilendo, come previsto dal canone unico, una tassa di occupazione del suolo pubblico di 1,20 euro per metro quadrato relativo a fiere e mercati. Pertanto, per un modulo di 3 metri per 3 (con un totale di 9 mq), avremmo dovuto pagare 10,80 euro al giorno per 5 giorni di esposizione: un totale di 54 euro. Invece è stato richiesto un importo di 200 euro, una somma che risulta insostenibile. Considerando che ogni espositore necessita di almeno 8-10 moduli, tale importo mortifica il diritto al lavoro e rende la partecipazione impossibile. Ci scusiamo con i cittadini di Cosenza e provincia che ci hanno sempre accolto con affetto, un affetto che abbiamo sempre ricambiato. Ovviamente, se le condizioni dovessero cambiare rivedremmo la nostra decisione» conclude la nota.