COSENZA – Domani 12 febbraio alle 18.30, nella sede della Fondazione, in via Salita Liceo 14, a Cosenza, si terrà la presentazione del libro “Storia senza eroi” di Piero Marrazzo, giornalista, scrittore e politico. A dialogare con l’autore sarà Enzo Paolini, avvocato e presidente della Fondazione Premio Sila. È il primo appuntamento dell’anno organizzato dalla Fondazione Premio Sila, un preludio all’annuncio della Decina 2025, ossia i dieci libri in gara per il prestigioso Premio Sila ’49. E mentre la Giuria è già da tempo a lavoro per individuare i finalisti, domani 12 febbraio alle 18.30, la sede della Fondazione a Cosenza (via Salita Liceo 14) ospiterà la presentazione di “Storia senza eroi” di Piero Marrazzo, pubblicato da Marsilio per la Collana Specchi.
Nato a Roma nel 1958, Marrazzo è un giornalista, conduttore televisivo e politico italiano, presidente della Regione Lazio dal 2005 al 2009. Intraprenderà un dialogo profondo con l’avvocato Enzo Paolini, presidente della Fondazione Premio Sila, per esplorare i temi e le esperienze raccontate nell’opera. Pubblicato di recente, “Storia senza eroi” è un viaggio intimo e politico, un intreccio tra vicende personali e pagine importanti della storia italiana.
Da via Gradoli, luogo simbolo di segreti e misteri della politica italiana, agli Stati Uniti, il libro ripercorre la caduta e il riscatto di un uomo, mettendo in luce il peso della memoria familiare e il legame inscindibile tra esperienza privata e collettiva. Marrazzo racconta una vicenda che si snoda tra scandali, potere e identità, intrecciando il proprio percorso con quello della madre Gina e del padre Joe, giornalista integerrimo, fino a riscoprire un passato fatto di diritti negati, rapporti con la mafia e segreti inconfessabili.
La presentazione del libro di Marrazzo si inserisce nel solco della missione della Fondazione Premio Sila ’49, che dal 2010 si impegna a promuovere il dibattito culturale e a rinnovare la tradizione del Premio Sila, il primo riconoscimento letterario nato nel Mezzogiorno, ponendosi come luogo di incontro e confronto su temi di grande attualità nel campo della letteratura e dell’economia.
LA SCHEDA DEL LIBRO
Piero Marrazzo, Storia senza eroi, Collana Specchi – Marsilio
Da via Gradoli a Manhattan e ritorno, senza un lieto fine, ma con la speranza che aver rivissuto una “piccola epopea” sia un nuovo inizio: la caduta e il riscatto di un uomo e di un’intera famiglia che danno l’occasione per raccontare un pezzo di storia italiana e risvolti inediti dei rapporti tra Italia e Stati Uniti. Uno dei luoghi che ricorre nella storia politica italiana è via Gradoli. La via Gradoli di Aldo Moro e dei servizi e la via Gradoli dove subisce una battuta d’arresto la vicenda politica di Piero Marrazzo, che nel 2009 è il presidente della Regione Lazio. Si parte così da via Gradoli per arrivare qui, oggi, avendo da subito intuito che quella battuta d’arresto non era che l’occasione di srotolare una storia più lunga, più ampia e, soprattutto, collettiva. Che cos’è, infatti, la politica se non la capacità di trasformare una vicenda privata in una vicenda a servizio di un’intera comunità?
Storia senza eroi è il romanzo della vita di un uomo
Se non fosse che la vita di ciascuno di noi non comincia il giorno della nascita, ma prima, e talvolta pure in un altro luogo: la vicenda di via Gradoli e Piero Marrazzo comincia negli Stati Uniti, con la giovinezza di una donna succube delle scelte paterne, gli anni americani e “a colori” della madre Gina, dei quali in famiglia si sapeva poco, quasi niente, e che Piero, travolto dallo “scandalo”, decide di indagare per se stesso e il fratellastro, scoprendo un passato fatto di matrimoni nascosti, diritti negati, rapporti con la mafia, segreti inconfessabili e presunte vergogne cancellate con un colpo di spugna dal grande patriarca Eugenio, suocero del padre Joe, giornalista appassionato e che non scese mai a compromessi. Il punto di partenza di questo racconto – in cui epica e storia, notizie e illazioni, ricerca e intuizione si mescolano – è quello di chi ha deciso di narrarlo e che lo firma: Piero Marrazzo, giornalista e politico, uomo. Il punto di arrivo è invece una storia collettiva, che riguarda tutti noi.