I Riformisti di Rende: «Quelle inutili piste ciclabili»

I Riformisti sottolineano lo spreco di risorse pubbliche investite in lavori considerati di nessuna reale utilità e anche pericolosi

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RENDE – «Da diversi mesi le strade di Rende sono diventate quasi impraticabili per i lavori di realizzazione delle cosiddette piste ciclabili, opera che è stata finanziata con i fondi del PNRR. È l’ennesima dimostrazione di come vengono malamente utilizzati i fondi straordinari europei» così in una nota i Riformisti di Rende. «Il PNRR, infatti, avrebbe dovuto produrre sviluppo e qualità della vita, mentre, per amministrazioni prive di fantasia e di visione, vengono al più spesi per eseguire manutenzioni, ovvero opere cervellotiche come le predette poste ciclabili, che è facile prevedere saranno scarsamente utilizzate, essendo obiettivamente molto pericolose. Ed, invero, sono previsti attraversamenti di arterie trafficatissime come la ex SS 19 bis, la ex SS 19, via Alfieri e via Repaci, a voler tacere degli innumerevoli ingressi di popolosi condomini che le piste attraversano.

Ci corre l’obbligo di aggiungere che il restringimento della ex SS 19, dall’incrocio con via Cimarosa (a sua volta interessata dalle piste) sino a Quattromiglia, rischia di creare ingorghi ingestibili in un’area dove, tuttora, si verificano forti rallentamenti del traffico; il restringimento, inoltre, determinerebbe una situazione di evidente pericolo per i ciclisti che si troverebbero imbottigliati in un inferno di lamiere.

Dispiace che i tecnici incaricati dai Commissari per gestire queste opere, avviate dalla cessata amministrazione Manna, non si siano resi conto della non attuabilità del progetto e che, per collegare Quattromiglia con il Parco Robinson, sarebbe bastato rendere agibile il ponticello pedonale sul fiume Emoli (invece di lasciarlo in una condizione di marcescenza), per collegarsi con il tracciato delle piste ciclabili già esistenti nel quartiere Europa; da qui, attraverso Via Paganini, si sarebbe potuto realizzare il collegamento con le piste di Viale Principe, per giungere sino al Parco Robinson.   Questo sarebbe stato un percorso sicuro e veloce, da realizzare, peraltro, con una spesa irrisoria.

Giova aggiungere, infine, sul punto che hanno perfettamente ragione i commercianti delle aree interessate, poiché le piste, oltre che pericolose e portatrici di ingorghi stradali, creerebbero un grave danno all’economia commerciale della città.

Ci piace ricordare che sono più di due mesi che con chiari comunicati segnaliamo questo problema, inascoltati dal tecnico responsabile, che farebbe bene, riconoscendo gli errori, a modificare il progetto per seguire il nostro modesto consiglio di cui sopra.

La nostra richiesta ai signori Commissari è di interessarsi direttamente di questa delicata questionefermando i lavori in corso e rimodulando il progetto, per dare alla città una opportunità e non situazioni di pericolo, di caos, di traffico e di disturbo alle attività commerciali.

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